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Le Vostre prime volte: Vittoria con i gobbi e magnifica coreografia

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Redazione VN

Era il 15 Gennaio 2017, in città arrivava la Juventus e Firenze si fermò... si perché per noi fiorentini la partita con i bianconeri non è mai una gara come tutte le altre, è molto di più. Quando a Luglio esce il calendario la prima cosa che chiediamo è sempre “ma Fiorentina-Juventus quando c'è?”. E' come un derby, è “la partita”. Per la prima volta però dopo tanto tempo tornava “a casa”, in tribuna all'Artemio Franchi la nostra bandiera, l'unico dieci, il capitano Giancarlo Antognoni. Oltre a essere un personaggio che il mondo intero ci invidia è prima di tutto un mio amico che grazie alla conoscenza con mio padre mi ha visto crescere. Qualche settimana prima come tutti gli anni andammo a Coverciano a trovarlo nel suo ufficio e sapevamo quanto ci teneva a rientrare in dirigenza viola. Lo sapevano tutti e anche la Fiesole in quella fredda serata di Gennaio si fece trovare pronta. Con tre miei amici si prese sciarpe, guanti e berretti in tinta viola e partimmo con il treno delle 18.56 da Sesto Fiorentino direzione Stadio. Una volta arrivati l'aria era tesa e gli occhi della gente erano un misto di emozioni. Dopo mezz'ora di fila entrammo nella nostra curva, la bella Fiesole. Riuscimmo ad andare nei nostri fedeli posti in alto ma questa volta la seggiola non era vuota come sempre ma aspettarci c'erano delle bandierine, la mia di colore rosso. Ci dissero che al segnale le dovevamo alzare  tese al cielo e così fu. Mentre noi eravamo sotto a quelle bandierine con le braccia informicolate dal freddo, il cuore caldo e la curiosità di come sarebbe stato il tutto... davanti a Firenze, all'Italia, ai gobbi e al mondo intero riuscimmo a scrivere una delle coreografie più belle della nostra storia.

Giancarlo con gli occhi lucidi si emozionò come tutti noi. Corsi subito a vedere sul cellulare com'era stata disegnata la nostra curva ma la partita iniziò e non c'era tempo da perdere. La Fiorentina caricata dai 40mila tifosi viola partì alla grandissima e riuscì a portarsi in vantaggio con il gol di Kalinic. Si esplose di gioia ma sapevamo che ancora era lunga e con i gobbi non potevamo distrarci neanche un secondo. Finimmo il primo tempo in vantaggio. La partita riprese e dopo una quindicina di minuti Badelj da centrocampo fece un lancio a tagliare per il movimento di Chiesa che sfiorò il pallone quel tanto che basta segnando il raddoppio viola e il suo primo gol tra i professionisti. Mi ritrovai tre file di sotto, si impazzì completamente. Però con la Juve non si puo' neanche per un attimo abbassare la guardia e infatti subito dopo Higuain riaprì i conti siglando il 2-1. Dovevamo farci amico il tempo, far girare la palla, era importante vincere sia per il campionato sia per la grande rivalità. L' arbitro Banti mise il fischietto in bocca, triplice fischio. Era la vittoria di tutti noi, era la vittoria di Giancarlo, era la vittoria della Fiesole, era la vittoria della squadra, era la vittoria di Firenze. Ci abbracciammo, anche con chi non si conosceva, fu un abbraccio generale. In questo momento queste scene sembrano così lontane da noi... adesso però è il momento di combattere proprio come si fece in quella partita. Tutti insieme teniamo duro, tutti insieme ne usciremo, tutti insieme torneremo ad abbracciarsi come allora.

Gabriele Mastropietro

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