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Dal “tutto ciò che verrà sarà di guadagnato, sarà un di più” al “eh però iniziavo a farci la bocca a quest'Europa” il passo è breve. E proprio per questo motivo, vedere un così bel giocattolo –come si stava rivelando la squadra viola- cedere così malamente dinnanzi al Sassuolo, scaricarsi piano piano, fa male, malissimo.
Spal, Lazio e adesso i neroverdi hanno segnato importanti battute d'arresto per la Fiorentina ma questa è stata la prima partita da mesi a questa parte in cui sono mancate le energie nervose e l'approccio deciso alla gara, tanto osannate nelle ultime uscite e che avevano sopperito a quei difetti e limiti che di certo non sono mai scomparsi e che al Mapei Stadium sono riapparsi tutti insieme. Numerosi contrasti persi, in ritardo su tutte le seconde palle e tantissimi passaggi elementari sbagliati sono segnali di una preoccupante stanchezza collettiva. Le tre partite nel giro di una settimana, quella particolarmente dispendiosa con la Lazio e dovuti cambi per defezioni o stanchezza, hanno messo in luce da un lato un serbatoio semivuoto e dall'altro seconde linee inadeguate.
Fermo il fatto che la Fiorentina non è quella vista ieri, la squadra deve ritrovare la leggerezza delle ultime settimane sperando che il livello fisico visto, fosse solo conseguenza dell'ultima intensa settimana. Imperativo rialzarsi e lottare. Per le ultime quattro partite. Tutte d'un fiato.
http://www.violanews.com/news-viola/corsa-europa-league-come-cambia-la-classifica-dopo-le-gare-delle-15/
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