"Si mostra come l'alter ego francese di Alex Meret. Con la differenza che, Oltralpe, le dinamiche dell'ecosistema calcistico sono ampiamente diverse da quelle italiane. Sui quotidiani transalpini, complice anche la storica vittoria contro l'Argentina nella rassegna iridata russa, il trasferimento di uno dei futuri portieri della Nazionale viene inserito solamente in un piccolo box all'interno del cosiddetto 'pastone di mercato'. Il prezzo - un vero affare quello concretizzato da Corvino e Freitas - rappresenta nettamente le differenze con l'Italia, dove la pista Meret si è impennata negli esborsi, suscitando clamore. Alban Lafont, invece, lascerà la patria in sordina: visite mediche e poi la partenza per l'Europeo Under-19 - lo stesso a cui parteciperà Cerofolini, zero presenze tra i professionisti - che costringe la Fiorentina ad accogliere in gruppo il portiere solamente ad agosto.
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Lafont d’ispirazione
La tipologia d'acquisto del francese rispecchia le strade che sta percorrendo il comparto tecnico sul mercato
"La musa ispiratrice del mercato - al netto del tesseramento di Vlahovic e dell'acquisto di Hancko - apre la strada a quei colpi che seguono la rotta dell'investimento sicuro, cospicuo per le casse viola, ma dal rendimento, tecnico ed economico, praticamente assicurato. Da Mario Pasalic a Marko Pjaca, l'intento è di unire l'utile al dilettevole, ovvero il diktat della società e corviniano alle necessità di Stefano Pioli, che prima dell'ultima partita contro il Milan - lo stesso asse che tiene ancora in bilico il futuro - aveva chiesto il 70% della squadra utilizzabile per il ritiro di Moena. Per Pjaca servirà tempo, Pasalic invece si chiuderà nelle prossime ore con l'aiuto di Fali Ramadani.
"Il trittico non basta, sebbene l'esborso sarà cospicuo, la rosa necessita di ulteriori innesti, uniti allo smaltimento degli esuberi. La fonte d'ispirazione del mercato sarà l'acquisto di Lafont: un giovane, ma pronto, un investimento a lungo termine. Che dia garanzie oggi e anche domani. La strada è tracciata, cambiare rotta sarebbe un passo indietro. Anche a costo di scendere a compromessi, per esempio inserendo la 'recompra' nell'operazione-Pjaca. Poi sarà il tempo del regista, arretrare Veretout lo priverebbe della forza propulsiva e d'inserimento che ha mostrato in stagione.
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