La sua prestazione non è piaciuta ai più. Valentin Eysseric, contro la Roma, è stato designato come una delle note negative della parentesi dell'Olimpico. Una vittoria che cancella queste piccole pecche, senza rendere merito a quello che è stato realmente l'apporto del francese alla gara.
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In difesa di Eysseric: a Roma non ha giocato male, anzi
La partita lo ha costretto a coprire: il francese è una risorsa per questo finale di stagione
Schierato inizialmente, in coppia con Saponara, a supporto di Simeone, l'inerzia della partita - viziata dal rapido vantaggio di Benassi - lo ha costretto a prediligere il lavoro oscuro, a discapito di giocate e propositività offensiva. Eysseric ha lasciato la propria posizione, tra le indicazioni tattiche e l'evolversi della sfida, per assettarsi sulla linea dei centrocampisti, con Dabo e Veretout che, alternandosi, scivolavano sulla mediana, lasciando ogni volta tre uomini davanti a loro. Tanta sostanza, soprattutto nell'occupazione dello spazio, poiché il gioco della Roma si sviluppava esclusivamente sulle fasce - settore nel quale i giallorossi stavano dominando - e la Fiorentina stava concedendo troppi spazi agli esterni avversari.
La sua prova, sicuramente, non è saltata all'occhio, visti anche i due assist di Saponara e la maggiore offensività dei compiti dell'italiano. Ma, come detto, è stata la partita a limitarlo nel palleggio e relegarlo alla fase di copertura, peraltro ben riuscita. Nel complesso, oltre al pallone per Saponara, da cui è scaturito il vantaggio gigliato, nei cinquantanove minuti disputati - al 59', Pioli ha inserito al suo posto Dias per alleggerire la pressione e cercare maggiore profondità, obiettivo fallito vista la scarsa vena del portoghese - si è meritato una sufficienza di polmoni e quantità. Eysseric è una risorsainattesa per questo finale di stagione, un trequartista da coltivare per aumentare le alternative nel reparto.
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