"Voleva Palombo e Cassano, arrivarono Bolatti e Keirrison. E forse proprio lì terminò definitivamente il rapporto professionale tra Prandelli e Della Valle. Ma, proprio in quel gennaio del 2010, arrivò a Firenze un centrocampista argentino che tutti ricordiamo con il sorriso, forse perché la sua parentesi viola è legata a pochi ricordi positivi in campo e un intervento in allenamento che costò a Stevan Jovetic la rottura dei legamenti. El Gringo, così soprannominato a causa della sua capigliatura, aveva tolto pochi mesi prima l'Argentina di Maradona dall'imbarazzo, segnando la rete decisiva per la qualificazione al Mondiale in Sudafrica. Mario Ariel Bolatti, con la maglia gigliata non lasciò però il segno: lo spazio non era molto e quasi sempre da subentrante. E così è entrato nell'immaginario delle meteore per i tifosi della Fiorentina che, certamente, quando si ricordano di lui, lo fanno con il sorriso: proprio perché non era un fenomeno.
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Gli ‘Sfortunati viola’: Mario Bolatti e la caviglia di Jojo
Viaggio tra i giocatori dell'era Della Valle che ricordiamo... con il sorriso
"OGGI? - Dopo essere finito nello scandalo di Football Leakes in virtù del passaggio dalla Fiorentina all'Intenacional nel 2011, ha girovagato in Sudamerica. Adesso, a trentadue anni, veste la casacca del Boca Unidos.
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