Bilancio, fatturato, monte ingaggi. Sono tra i termini più inflazionati nel calcio moderno, specialmente a Firenze. Che la Fiorentina abbia scelto il ridimensionamento e l'abbassamento degli stipendi è arcinoto (LEGGI QUI), ma non tutti sanno che il club viola è quello che destina alla voce "ingaggi" la percentuale più bassa in rapporto al fatturato, se si esclude l'Atalanta che da un paio di anni è un modello eccezionalmente virtuoso. Se consideriamo i dati pubblicati nei mesi scorsi dalla Gazzetta dello Sport sui fatturati delle squadre della Serie A e sui monte ingaggi, si scopre che la Fiorentina investe circa il 35% dei suoi ricavi per pagare giocatori e staff tecnico, contro il 65% della Lazio o il 57% del Torino. Il che significa che i granata, pur con un fatturato decisamente inferiore ai viola, hanno più potere d'acquisto sul mercato e sono in grado di arrivare a giocatori che per la Fiorentina risultano "fuori budget". La crescita del monte ingaggi è uno degli elementi fondamentali (insieme all'investire bene i soldi) per aspirare a costruire una squadra competitiva e sul finire della scorsa stagione Corvino aveva annunciato un incremento che ad oggi non si è però verificato.
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Fiorentina: monte ingaggi e fatturato, la proporzione non torna
La Fiorentina destina solo il 35% dei suoi ricavi alla voce stipendi, meno di tutte le altre. E sul mercato questo pesa
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