Ferrara scrive: “Un Nenad è per sempre”

Un Nenad è per sempre. Così, almeno, sembrava. Perché poi invece Tomovic se n’è andato. Sono bastate due partite, due errori plateali, e la Fiorentina ha fatto due conti e ha detto: ma se il Chievo si è preso Gobbi, Gamberini e Dainelli, perché non può prendersi anche il mitico Nenad? Ok, affare fatto. [...] Ma la verità è che Nenad pare davvero per sempre. Non perché è al Chievo in prestito e non è detto che su a Verona, casa di riposo per ex difensori viola, decidano di riscattarlo. Ma il fatto è che il buon serbo dal sorriso gentile e dal cuore grande, nell’immaginario del tifoso non è mai andato via dal Campo di Marte. Questo succede quando un giocatore diventa un tormentone. Se Benalouane era cittadino di Careggi, nel senso di ospedale, Tomovic era il padre di tutti gli errori, quando le cose non andavano bene. Di testa, di piede, suo o anche di un altro, perché il mondo social si è trasferito anche nella vita reale. E allora serve un nemico, sempre, anche, a volte, solo per riderci su. E così il povero Nenad pagava anche colpe non sue.

L'articolo completo sull'edizione odierna de La Repubblica.

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