Lunedì sarà passato un anno dalla scomparsa di Davide Astori. Il 4 marzo alle 8 la Fiorentina parteciperà alla messa nella chiesa di San Pellegrino Terme. Dopo di che la squadra viola si recherà al cimitero sulla tomba di Astori. Dopo la celebrazione a San Pellegrino, Astori verrà ricordato anche a Firenze, dove ha vissuto per tre anni e dove è nata anche la figlia Vittoria. Martedì 12 marzo, con inizio alle 18, verrà celebrata una messa in suffragio dell’ex capitano della Fiorentina nella chiesa di San Lorenzo. Intanto vi riportiamo una parte dell'articolo scritto da Benedetto Ferrara per Repubblica Firenze:
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Ferrara ricorda Astori: “Ragazzo dal sorriso sincero, lo sentiamo ancora vivo con Francesca e Vittoria”
Lunedì sarà passato un anno dalla scomparsa di Astori. La Fiorentina parteciperà alla messa e andrà al cimitero dov'è sepolto
Il 4 marzo del 2018 è una mattina senza senso per molti di noi, un giorno che non è mai arrivato per Davide Astori, ragazzo dal sorriso sincero, capitano della Fiorentina e difensore della Nazionale. Nessuno ha le parole giuste. Ti sembra strano ricordarlo adesso, perché lo senti vivo, lo vedi davanti a te col passeggino, la bimba e la sua donna accanto. Giornate di sole sui lungarni, scambi di battute sorridenti che non ti si scollano dagli occhi. E Udine che cambia la sua scenografia.
Niente colori. La città sembra una foto fuori fuoco in bianco e nero. Non lo stadio, non i cori e le bandiere. Tutto cancellato. Ti ritrovi con addosso un abito di adrenalina e dolore davanti all’obitorio dell’ospedale. Tutti qui, in attesa di non sappiamo cosa. Pensi alla telefonata ricevuta da Francesca, ai genitori, ai fratelli, ai compagni che lo aspettavano nella sala colazione. Pensi a Stefano Pioli, che con Davide aveva stretto un legame vero e profondo. Amici non amici, perché erano uomini simili ma con ruoli diversi. .... Diagnosi improbabili, cardiologi fai da te. Arriva la macchina coi vetri oscurati. La famiglia di Davide. Arrivano i Della Valle. Arriva Francesca. Giungi le mani al pensiero. Non riesci a immaginare cosa sarà il poi. Ma quello è spinto avanti dall’energia della disperazione.
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