Largo ai giovani. Un motto con cui tanti si riempiono la bocca nel calcio (e non solo). All'indomani del disastro dell'Italia, che segna forse la pagina più nera di sempre della storia azzurra, il tormentone è già ripartito: il nuovo corso dovrà puntare sulla linea verde. Il problema - atavico - è cosa si intenda per "giovani": i giocatori considerati di prospettiva in Italia hanno 23, 24 persino 25 anni. Tutta gente che nel prossimo Mondiale (in Qatar nel 2022) di giovane avrà ben poco: Romagnoli avrà 27 anni, Rugani, Gagliardini, Caldara, Bernardeschi 28, Belotti 29, Verratti 30.
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Dalla Nazionale alla Fiorentina: i veri “giovani” dove sono?
La Fiorentina è una delle squadre più giovani della Serie A eppure di Under 21 gioca il solo Chiesa, che sarà uno dei perni della nuova nazionale
Il nostro Federico Chiesa ne avrà 25 e probabilmente, in un'altro Paese, il posto in Nazionale lo avrebbe avuto già. Era stato lo stesso Ventura a presentarsi come grande fautore di un nuovo ciclo: ma dopo tanti esperimenti, spesso falliti, all'appuntamento decisivo con la Svezia si è affidato all'usato (teoricamente) sicuro. Con i risultati che tutti hanno visto. Il parallelo, se vogliamo, può starci anche con la (cosiddetta) giovane Fiorentina dove Chiesa, di fatto, è l'unico Under 21 che gioca titolare. Con Simeone (22), Benassi (23), Veretout (24), Sportiello e Biraghi (25). Ma anche gli Astori, i Thereau e i Laurini. Tanto basta per avere un'età media tra le più basse della Serie A. Inutile allora stupirsi se il movimento calcio in Italia non riesce a rilanciarsi.
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