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Da Zapata a Ilicic a Gomez. L’Atalanta e l’importanza delle soluzioni offensive

Prima dell'arrivo di Muriel, di fatto, la fase offensiva della Fiorentina di Pioli gravava sul solo Chiesa. Un inconveniente che per Gasperini non è mai esistito

Simone Torricini

"Fino ad un paio di settimane fa, con le sue 64 reti in Serie A, l'Atalanta vantava la fase offensiva più prolifica del campionato. E tuttora (a quota 66) è dietro alla sola Juventus, che ne ha segnata appena una in più. Non solo: se aggiungessimo a quella quota i 16 centri messi a segno durante i play-off di Europa League, e gli 8 in Coppa Italia tra Cagliari, Juventus e Fiorentina, il risultato complessivo (90) farebbe dei nerazzurri per distacco la squadra italiana con più gol segnati in stagione.

"Merito certamente del feeling trovato da Duván Zapata nel sistema di Gasperini: di quelle 90 reti il colombiano ne ha infilate 26, una ogni 117 minuti di gioco. Ma merito soprattutto della mentalità proattiva, a tratti spregiudicata, che quest'anno in particolare la Dea ha saputo acquisire (i gol furono 78 a fine stagione l'anno scorso e 64 quello prima, all'esordio di Gasperini sulla panchina bergamasca). Un aspetto che non necessariamente va di pari passo con lo spessore delle individualità: la capacità di trovare soluzioni offensive diverse, di variare il proprio modo di attaccare, di cercare la porta.

"Se i viola, prima dell'arrivo di Muriel, lo hanno fatto per un girone intero appoggiandosi alle iniziative di Chiesa, cambiando spartito soltanto con le saltuarie incursioni in area di Benassi e qualche zampata di Simeone, nell'Atalanta le cose funzionano diversamente già da agosto. Non solo Zapata, si diceva: anche Ilicic e Gomez su tutti. La seconda e la terza freccia prediletta nell'arco di Gasperini, che può contare su di loro tanto quanto sul colombiano per creare – e capitalizzare – occasioni da gol. Chi è in campo e fa partire la manovra da dietro, insomma, sa di potersi affidare ad almeno (almeno) tre compagni in grado di far scattare l'allarme tra gli avversari.

"E se il giovane Barrow, tanto promettente un anno fa, sta trovando meno spazio, a rimpolpare i numeri offensivi della Dea ci pensano gli esterni. Hateboer per primo: stasera non ci sarà causa squalifica, ma l'olandese ha già segnato 6 reti in stagione; altre 6 (3+3) sono arrivate invece dal contributo di Castagne e Gosens, ciascuno dei quali avrà una maglia da titolare all'Atleti Azzurri d'Italia. Segnano poco i centrocampisti, de Roon e Freuler, chiamati soprattutto al lavoro sporco sia in fase di possesso che in interdizione, ma compensano i cinque centrali: capitanati da Mancini (6 reti) sono andati tutti a segno almeno una volta.

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