Da Laurini a Dabo e Thereau. Che fine ha fatto la colonia francese?

C'era una certezza nella Fiorentina della scorsa stagione: il francese era la seconda lingua. Dello spogliatoio, ma anche del campo, dove almeno in due scendevano sempre: uno era Veretout, l'unico di cui Pioli non può fare a meno ancora oggi, gli altri Laurini, Eysseric e Thereau. Un quartetto cui si è aggiunto Dabo a gennaio. Sono una componente essenziale del gruppo, lo hanno trascinato a lungo, ma il loro rapporto con il campo è vertiginosamente peggiorato nel corso degli ultimi mesi.

Oltre a Veretout il solo ad aver raccolto un minutaggio discreto è stato Eysseric. Pioli lo ha schierato dal primo minuto nelle prime tre giornate, poi solo scampoli di gara fino alla trasferta di Torino, dove è partito titolare ed è stato sostituito durante l'intervallo. Il totale? Circa 340 minuti, non molti di più rispetto a quelli collezionati ad inizio stagione un anno fa, quando aveva dalla sua la giustificazione dell'ambientamento.

Sta andando molto peggio a Thereau e Laurini, che in due hanno messo insieme appena una presenza di 14 minuti – quelli del terzino subentrato nel finale della gara casalinga contro l'Atalanta. Un anno fa l'ex Udinese era stato il trascinatore della Fiorentina nel primo quarto di stagione, mentre Laurini si era ritagliato il posto grazie a disciplina e continuità. E se per lui c'è poco da recriminare con Milenkovic davanti, la posizione di Thereau è davvero insolita: neanche un minuto in una squadra dove gli attaccanti non brillano di certo per prolificità.

E Dabo? Il francese ex Saint-Etienne arrivò a gennaio come rincalzo ad un centrocampo privo di alternative e disputò ben 10 gare per un totale di quasi 600 minuti, segnando un gol fondamentale per la rincorsa all'Europa contro il Genoa. Quest'anno di minuti gliene sono toccati appena 100, e non ha mai ricevuto una maglia da titolare. In casa Fiorentina il trend sembra chiaro: Lafont e Veretout a parte, il francese non va più di moda. Almeno per ora.

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