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Chiesa: “Sousa mi aiuta molto, l’esordio a Torino emozione incredibile. Contro l’Inter…”

Redazione VN

Le parole a Sportitalia dell'esterno viola che parla anche del gol contro la Juve in Primavera e degli obiettivi per la stagione: "Sogniamo la Champions"

Nel corso di Salotto Viola, trasmissione sulla Fiorentina in onda su Sportitalia, ha parlato il giovane esterno della Fiorentina Federico Chiesa, salito alla ribalta in questo avvio di stagione dopo la trafila nelle giovanili viola: "Non è da tutti i giorni vincere contro la Juventus a Vinovo, in quattro anni non ci eravamo mai riusciti ed è stato un successo netto, un'emozione incredibile. Dopo 10 anni nel settore giovanile il salto in prima squadra è stato duro, non solo a livello di campo. Mi devo ancora un po' adattare ma con il tempo ci prenderò l'abitudine".

Un altro 'Chiesa' in Primavera? "Perez sta crescendo bene, con lui sono molto amico ma la Fiorentina sa operare bene e ne arriveranno altri".

Sul debutto in prima squadra: "Il 20 agosto mi tremavano le gambe quando ho saputo che sarei stato titolare contro la Juventus, ho scritto a mio padre che è quasi svenuto. E' stata una grande emozione. Con la prima squadra sto imparando molto, sono contento dei miei progressi e il mister mi aiuta. Per dieci anni ho fatto l'esterno di sinistra, quest'anno mi sono ritrovato a ricoprire altri ruoli che mi piacciono altrettanto. Rispetto a mio padre sono un altro giocatore con un fisico diverso, ma devo migliorare tanto per raggiungere il suo livello".

Su Sousa: "E' un bravissimo tecnico, ci spiega molto bene quello che dobbiamo fare, mi ha aiutato molto in questa crescita. Un compagno con cui mi trovo bene? Parlo con tutti, in particolare con Astori, Lezzerini e Bernardeschi con i quali ho un buon rapporto, in generale il gruppo degli italiani".

Sui risultati: "Nell'ultimo periodo non sono arrivati, abbiamo creato molto contro il Paok abbiamo avuto sfortuna. Poteveamo vincere, abbiamo preso pali e traverse ma abbiamo perso , mentre Ccontro l'Inter abbiamo sbagliato approccio. Il gol al 3° minuto ci ha disorientato, eravamo storditi e non abbiamo avuto il tempo per capire cosa stava succedendo e così abbiamo subito anche il secondo".

Sui paragoni con il padre: "Il nome non mi pesa, non ho nessuna pressione e non ci penso neanche. La pressione è quella di un ragazzo di 18 anni che debutta in Serie A. Mio padre però mi sta vicino, ha vissuto con me questa scalata e spera che resti in questa società il più a lungo possibile. Non voglio pensare però al futuro, ho tanto da migliorare e poi spero di rimanere qui in questa società".

Un modello calcistico? "Kakà, ero appassionato del Milan quando ancora vinceva la Champions tra cui il brasiliano. L'avversario che mi ha impressionato di più finora invece la Juve".

Obiettivi per la stagione? "Lo scorso anno la Fiorentina ha vissuto un sogno Scudetto all'inizio dell'anno. Quest'anno c'è stato un avvio più complicato a livello di risultati e quindi il sogno è quello di arrivare in zona Champions, ma pensiamo a fare molto bene anche in Coppa Italia ed Europa League".