Chiamatela coincidenza, sfortuna, ma il rapporto che lega la Fiorentina agli ex è un filo rosso che porta dritto al gol. Sì, quello degli avversari. Sarà il dente avvelenato o una mera casualità, la costante – soprattutto nelle ultime giornate di campionato – è chiara e inequivocabile. Beffe su beffe, che suggellano un 2019 nerissimo sul campo e si aggiungono alle prestazioni disarmanti dell’ultimo periodo.
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Borja Valero, Simeone, Di Carmine: quando Fiorentina fa rima con gol dell’ex
Ben cinque volte Fiorentina punita dagli ex: un dato che non ha eguali nella Serie A di quest'anno
La Fiorentina è infatti “prima” in Serie A nella poco edificante classifica dei gol subiti dagli ex giocatori. Cinque marcatori diversi per cinque gol – tutti pesanti o decisivi – che hanno inciso sul rendimento disastroso della squadra da qualche mese a questa parte. La rimonta dell’Atalanta nel 2-2 di settembre fu avviata da Josip Ilicic, il cui talento cristallino si è visto solo a sprazzi a Firenze, ma è soprattutto nell’ultimo mese e mezzo che la statistica si trasforma in accanimento terapeutico.
Giovanni Simeone partecipò con un gol (di tacco) al banchetto del Cagliari che aprì definitivamente la crisi viola prima dell’ultima sosta per le nazionali, acuita due settimane dopo da Samuel Di Carmine a Verona: l’1-0 dei gialloblu porta la firma del “canterano”, di cui si ricorda un gol in Coppa Uefa all’Esbjerg. L’uno-due dell’ultima settimana è targato Borja Valero-Nicolò Zaniolo. Lo spagnolo segna col contagocce e per riassaporare il gusto del gol ha atteso proprio la sfida del Franchi nell’1-1 con l’Inter, mentre il giovane romanista ha messo la pietra tombale sulla gestione Montella siglando il definitivo 1-4 di venerdì con la Roma.
Una vera e propria maledizione, quella degli ex, visto che in Serie A nessuno ha fatto peggio: l’Udinese ha preso tre gol da Muriel (nella disfatta per 7-1 contro l’Atalanta) e uno da Zielinski, il Genoa uno rispettivamente da Immobile, Kucka e dal Cholito. Segno che il livello dei giocatori usciti dalla Fiorentina si è mantenuto alto, ma tutto sommato ci si poteva accanire un po’ meno…
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