Batistuta torna a casa: Firenze ha nuovamente le farfalle nello stomaco

Brividi, farfalle nello stomaco e anche un po’ di malinconia. D’altronde quando Gabriel Omar Batistuta torna a Firenze restare freddi è impossibile.

E’ stata una giornata movimentata in casa viola, a livello societario e di campo. Da una parte il Consiglio d’Amministrazione, dall’altra la vittoria della Primavera di Bigica contro il Sassuolo ai quarti di finale della Viareggio Cup.

E poi lui, il Re Leone, di nuovo sul campo del Franchi questa mattina per vedere l’allenamento della squadra di Pioli. Già, Pioli. Compagno di tante battaglie tra l’inizio e la metà degli anni novanta. I due non si vedevano da molto tempo. Una rimpatriata. “Ha buone idee per il futuro”, ha detto Batigol nei confronti del tecnico viola. Gabriel ne ha approfittato anche per salutare i giocatori che, pian piano, stanno reagendo alla tragedia Astori. La scomparsa del capitano ha sconvolto l’argentino. Emblematiche, a tal proposito, le dichiarazioni rilasciate al Corriere dello Sport e a violachannel. Troppo forte il dolore per parlare.

Meglio pensare al campo dove, ahi noi, Simeone sta faticando a ritrovare la via del gol. Batistuta sa cosa sta passando il Cholito. Più di vent’anni fa, prima di diventare il Re Leone, Gabriel viveva le sue stesse difficoltà. Tutto, però, si sistemerà quando Giovanni avrà imparato a conoscere i fiorentini. Il bomber di Reconquista è fiducioso.

Una giornata all’insegna della nostalgia. Cresciuta a dismisura quando la Fiorentina ha pubblicato sui social network la foto di Antognoni e Batistuta intenti a seguire l’allenamento. Giacca di pelle e jeans grigi il primo, occhiali da soli, giubbotto blu e pantaloni beige il secondo. “Il nove e il dieci”, “la storia”, hanno scritto alcuni tifosi su Facebook. Ammirarli insieme in campo sarebbe stato uno spettacolo. Insieme, i sostenitori, li vorrebbero vedere in società. Giancarlo è tornato più di un anno fa. Gabriel, quando interpellato su questo tema, risponde con un secco “no comment”. La speranza è l’ultima a morire.

Per una mattina Firenze è tornata con la memoria a qualche anno fa, emozionandosi come non le accadeva da tempo. “The way we were”.

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