Angeloni, l’uomo ombra del mercato è già al capolinea

Un anno da direttore tecnico con poca gloria e una valigia, forse, già pronta. L'avventura di Valentino Angeloni nella Fiorentina rischia seriamente di essere al capolinea, al pari di Daniele Pradè, il dirigente che lo aveva voluto al suo fianco dopo l'annunciato addio di Eduardo Macia. Era aprile 2015, esattamente un anno fa, e da allora di cose ne sono successe parecchie. Spinose, per lo più, quelle che hanno riguardato gli uomini mercato viola: da Salah a Milinkovic-Savic, da Joaquin a Lisandro Lopez, la lista è lunga e ormai arcinota. E si conclude con Benalouane passando dal tormentone Mammana, quello in cui a (ri)metterci la faccia - almeno con i dirigenti del River - è stato proprio Angeloni.

Lui che era stato spedito in Argentina per definire una trattativa che pareva in dirittura d'arrivo, e che invece è tornato a mani vuote tra rilanci (degli argentini) e ripensamenti (da Firenze). Lui che in pubblico la faccia non ce l'ha mai messa, se non per le apparizioni in tribuna stampa oppure a seguire la Primavera. Ma a differenza di Macia Angeloni non ha mai tenuto una conferenza stampa, neanche per presentarsi, nè ha mai rilasciato dichiarazioni, magari non per scelta sua. Ha finito così per rimanere nell'ombra, a tessere trame di mercato di un'annata non troppo fortunata. Probabilmente la sua unica a Firenze.