Matija Nastasic è di nuovo un giocatore della Fiorentina, nove anni dopo la fine della stagione 2011-2012. Il difensore serbo, tornato a Firenze dopo le esperienze a Manchester e Gelsenkirchen, ha risposto alle domande dei giornalisti nel giorno della sua presentazione ufficiale:
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Nastasic: “Sono tornato per restare. Milenkovic-Vlahovic concentrati al 100%”
Le parole del difensore, tornato a Firenze per sostituire l'ex capitano Pezzella
Che Nastasic ritrova Firenze? "Voglio ringraziare la società per la fiducia dimostratami. Farò di tutto per portare la Fiorentina dove deve stare. La mia prima esperienza qua è stata bellissima, quando ho saputo della possibilità di tornare l'ho voluta cogliere subito: si vuole sempre tornare dove si è stati bene. Sono pronto".
Modulo di Italiano? "Si è visto che il calcio di Italiano è nuovo, ogni giorno possiamo imparare qualcosa da lui. Con questo atteggiamento possiamo fare tanto, mi piace molto".
Condizioni fisiche? "Sto bene, sono pronto. Deciderà il Mister per sabato, tutti dobbiamo essere a disposizione per la Fiorentina".
Torino e Belotti? "Hanno cambiato guida tecnica, sarà difficile. Belotti lo conosciamo, non parlo di singoli giocatori ma dovremo stare attenti. Il calcio italiano è cambiato in questi anni, ora tante squadre giocano offensive e sono belle da vedere".
Gruppo? "L'ho notato subito: tutti sono amici anche fuori dal campo. Ho parlato con Milenkovic, ma anche dieci anni fa eravamo affiatati. Tutti sappiamo cosa significa la Fiorentina per la città e per i tifosi".
Serbi? "Non ho mai visto la minima idea in Vlahovic e Milenkovic di andare via. Sono forti, non ho dubbi che siano concentrati al 100% sulla Fiorentina, faranno di tutto per riportarci in alto".
Fil rouge con Firenze? "Non ho mai smesso di essere in contatto con la Fiorentina, è sempre stata speciale. Ho giocato due amichevoli contro ACF, ritrovando molti amici. Dicevo di voler tornare, era vero. Ora sono qui, e spero di starci più a lungo possibile. Voglio fare di più per club e città".
Commisso? "Lo ringrazio per la fiducia, è una grande persona".
Io leader? "Abbiamo difensori giovani ma già esperti. Quando si ha la stoffa, si può giocare senza problemi ad alti livelli. Con la mia esperienza posso aiutare i miei compagni, senza dubbio".
Numero? "Prima avevo il 15, poi il 5, questi numeri erano già presi e allora ho scelto il 55. Poi mio figlio compie 5 anni, quindi il numero giusto mi è parso questo".
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