L'ex viola Francesco Flachi è stato ospite negli studi del "Pentasport" di Radio Bruno, in vista di Juventus-Fiorentina:
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Flachi: “Con la Juve si vive diversamente, ma questa squadra è matura”
L'ex viola Francesco Flachi ha detto la sua in vista di Juventus-Fiorentina, commentando i temi principali della sfida di stasera
Juve? È una partita che vivi diversamente, si comincia ad avvertirla da prima. Perché in città te lo ricordano per strada. Il rischio è quello di arrivare vuoto, giocandola troppo in anticipo con le energie mentali. Le altre squadre devono stare attente: la Fiorentina è andata a Milano e poteva vincere. Con le altre grandi non ha mai demeritato con le e se l'è sempre giocata. È una squadra matura nella gestione della partita: sa quando contenere e quando affondare.
Castrovilli? Gaetano era in grande crescita, è un po' sfortunato. Gli faccio un grandissimo in bocca al lupo. Negli ultimi mesi si stava esprimendo per la sua qualità, era un'alternativa in più per creare maggiori inside alla Juventus. Un po' di qualità nel mezzo ci deve essere: Maleh è un giocatore che ti fa tutto, così come Duncan. Hanno grande forza esplosiva e possono recuperare palloni per ripartire velocemente.
Cabral? Lo vedo molto meglio, sta crescendo. L'approccio prima era più veloce, adesso bisogna lasciare il tempo di ambientarsi al meglio. Lo stesso vale per Ikoné che sta capendo il calcio italiano e può aiutare la squadra a fare il salto di qualità. Saponara è bravo a venire a giocare più vicino alla punta, per non lasciare il centravanti isolato. Vlahovic? A Firenze era sostenuto da una squadra, la Juve fa più fatica a costruire gioco. Resta comunque un giocatore che ti può far goal in qualunque momento. Ho fiducia in Igor perché il serbo soffre molto i giocatori fisici che lo marcano stretto, come lui o Bremer.
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