Ha fatto un certo scalpore in un mondo, quello del calcio, infarcito di dichiarazioni stereotipate piene di "sto bene qui" oppure "la squadra X è quella che ho sempre sognato" sentire oggi Paulo Sousa dire chiaramente (non potrà certo smentirci o dire che abbiamo interpretato male le sue parole) che Bernardeschi ha le potenzialità per finire la carriera in una società più altolocata della Fiorentina.
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Sousa dice il vero o apparecchia il tavolo da gioco?
Il nostro commento dopo le parole del tecnico viola oggi in conferenza stampa
Sousa è una persona intelligente e non spara certamente dichiarazioni a caso. E allora come dobbiamo interpretare le sue parole di oggi? E' rarissimo, se non impossibile, sentire un allenatore che dice che un suo giocatore potrà o dovrà andarsene perché destinato a club di più alto lignaggio. Allora, o il portoghese ha parlato in maniera franca dicendo quello che pensa evitando il calcese tanto caro a tutti gli addetti ai lavori, oppure ha avuto il mandato da parte della società di apparecchiare il tavolo da gioco per invitare più giocatori possibili al Black Jack la cui posta diventa il cartellino del talento di Carrara.
Quale delle due versioni sia quella giusta proprio non saprei. La coscienza da tifoso mi imporrebbe di pensare alla prima ipotesi, ma purtroppo non è da escludere che davanti ad una puntata multimilionaria il giovane Berna potrebbe anche vestire un'altra casacca con una mega plusvalenza societaria e la possibilità per Corvino di operare con la saccoccia piena e non come ha fatto in estate con un piatto di fichi secchi.
Alle prossime sessioni di mercato l'ardua sentenza
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