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PAGELLE VN – I migliori sono i più esperti. Ma Caceres, purtroppo, fa eccezione

Federico Targetti

DRAGOWSKI 6,5: Questa volta il miracolo dagli undici metri non gli riesce, è bravo anche Donnarumma a mandarlo dall'altra parte. L'assoluta inattività che ne segue rischia di giocargli un brutto scherzo in uscita alta sul finale di tempo, ma per fortuna nessuno lo attacca. Reattivo su Zrmhal a inizio ripresa, provvidenziale sulla zuccata di Dessena all'ultimo secondo. Ci ha pensato ancora lui...

CECCHERINI 6: Attento in copertura sui tagli di Skrabb, deciso ai limiti del pericoloso su Bjarnason, intervento che gli vale il giallo. Non particolarmente impegnato da Donnarumma, che si fa pericoloso solo a sprazzi. Nel complesso non una prestazione da cestinare.

DALBERT 5: La posizione di Ribery gli apre spazi che sfrutta - o meglio, ci prova -  in alternanza con Castrovilli. Molto irruento, rischia grosso quando entra su Tonali da ammonito. Dalla sua parte i pericoli più grandi. Iachini, preoccupato, lo sostituisce all'intervallo. (Dal 46' LIROLA 5,5: Destro schierato a sinistra, molto strano vista l'abitudine di Caceres a giocare sull'altro lato, e in effetti Zrmhal lo salta facile dopo pochi minuti. Strozza troppo il destro in contropiede al 69', un'occasione da non sprecare.)

DUNCAN 5,5: Sembra avere grande dinamismo in avvio, ma si vede poco con la palla tra i piedi; vero è che le mansioni di inventiva spettano al suo dirimpettaio, ma non basta per arrivare alla sufficienza in una partita che lo vedeva opposto al centrocampo del fanalino di coda. (dal 67' GHEZZAL SV: La sciocchezza di Caceres lo condanna ad un'uscita prematura. Non che avesse combinato molto nel frattempo... Dal 73' MILENKOVIC SV: Rispolverato per necessità nel vecchio ruolo di terzino di pioliana memoria, non l'ideale per incidere sulla partita.)

PULGAR 5,5: Il lavoro di filtro, se c'è, non si vede, ma le palle inattive sono un pericolo costante: anche oggi un assist dal piede destro del cileno. Un tiro sbilenco su invito di Ribery al 40', poi cresce appena i ritmi si abbassano e gioca un secondo tempo discreto. Manca, comunque, la luce del faro che porta tatuato sul collo. La nave viola non conduce in porto tre punti che sarebbero serviti.

CASTROVILLI 6: Si presenta con un'apertura sbilenca e occupa stabilmente la zolla di sinistra lasciata vacante da Ribery, ma la lampadina non si accende. Il fuorigioco di Vlahovic gli nega un gol fortunosissimo su un tiro del francese a inizio ripresa. Arma bene il sinistro di Chiesa dentro l'area, ed è questa la sua giocata migliore, poi cerca la porta da lontano, ma la mira, diversamente da quanto sperava Iachini, non è migliorata. Ci prova fino alla fine, tiene alto il ritmo degli assalti finali.

CHIESA 5,5: Proposto da esterno con grande licenza di spingere, calibra male il primo cross e non vede l'ombra di un pallone per i quindici minuti successivi. Prova a dare la scossa con un tiro violento che impegna Joronen, poi torna a nascondersi all'ombra della Maratona. Nella ripresa serve bene Vlahovic un pallone non più giocabile e si propone con più convinzione sul fronte offensivo. Il suo diagonale mancino al 60' sibila alla sinistra di Joronen, ma l'errore a porta vuota a dieci minuti dalla fine, seppur con un angolo di tiro ristretto, grida vendetta. (Dal 92' SOTTIL SV).

VLAHOVIC 5,5: E' lui che deve dare la profondità, ma si dimena nel Deserto dei Tartari per tutta la prima metà del primo tempo. La prima palla buona la sfiora su un cross di Caceres al 34', ma senza troppa fortuna. Trova il gol al terzo pallone toccato, nel secondo tempo, ma il pallone era uscito dal campo. Impegna Joronen da posizione defilata a metà della ripresa e lavora molti palloni sporchi, ma, pur con segnali incoraggianti, gli manca il guizzo giusto per griffare il match.

RIBERY 6,5: Gioca più accentrato rispetto a Chiesa, svaria tra le posizioni di trequartista ed esterno e sbaglia qualcosa in avvio per la troppa frenesia. La prima cosa bella si vede al 24' con un dribbling su Sabelli seguito da un cross insidioso in mezzo, poi semina il panico in area avversaria e provoca il corner del pareggio. Cresce con il passare dei minuti, Sabelli comincia a non capirci più nulla. Unico neo: non tira al momento opportuno al quarto d'ora del secondo tempo. Ottimo inizio di ripresa, è lui il più vivo tra gli attaccanti viola. E, considerando il lungo infortunio, è tutto dire... (Dal 92' CUTRONE SV).

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