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Orrico a VN: “L’Inter ha qualche crepa, Fiorentina può giocarsela. Avrei voluto allenare Castrovilli”

L’ex tecnico dell’Inter parla della partita di stasera: “La Fiorentina di adesso è una brutta bestia per chiunque”

Paolo Mugnai

In vista della partita di stasera alle 20.45 a “San Siro”, Violanews  ha contattato Corrado Orrico, l’ex tecnico dell’Inter e arguto opinionista tv.

Mister, che partita si aspetta?

“Un pronostico incerto perché la Fiorentina ha dato dei segnali di ripresa. Nonostante abbia qualche assenza importante, ritengo che sia una partita da giocare. Non è scontata la sconfitta, voglio dire che non andrà per perdere allegramente. Penso viceversa che la gara sarà combattuta e incerta. In ogni caso l’Inter negli ultimi tempi fa un po’ di fatica ovvero ha dimostrato di avere qualche crepa nell’organizzazione del gioco non sapendo sfruttare al meglio gli spazi. Rimane quindi per la Fiorentina una partita da giocarsela”.

L’apporto di Iachini alla Fiorentina è quanto lei si aspettava?

“Come ad ogni cambio di allenatore, c’è stata una scossa dovuta alla differenza caratteriale del nuovo tecnico nei rapporti col gruppo e questo era nelle previsioni. La Fiorentina ha usufruito della novità del cambio allenatore ma ora vediamo con l’assestamento se i risultati positivi ottenuti erano dovuti solo alla scossa emotiva oppure l’allenatore ha anche messo mano a situazioni fissate in alcuni ruoli rimediando a possibili errori. In questo momento di sicuro la Fiorentina è una brutta bestia per chiunque”.

Il valore di questa Fiorentina è rappresentato dalla classifica attuale?

“Forse potrebbe stare qualche posizione più in su ma non è da primi posti o comunque da qualificazione europea”.

Dei giocatori attuali della Fiorentina chi le sarebbe piaciuto allenare in particolare?

“Sono affascinato dall’esplosione di Castrovilli, fino a questa stagione quasi sconosciuto. A me piace molto anche Vlahovic anche se dimostra che bisogna ancora lavorarci. Quanto a Chiesa, farlo lavorare più avanti, togliendogli il lavoro sporco di tutta la fascia, penso che sia stata una buona idea”

Siamo alla fine del mercato di gennaio. Che cosa manca a questa Fiorentina?

“Le manca molto per diventare una squadra da primi posti. Sono esplosi dei giovani, purtroppo manca Ribery che aveva dato quell’imprevedibilità e fascino tecnico notevole, peccato averlo perso”.

Che cosa le manca di più del campo da calcio?

“Il rapporto coi giocatori, sempre affascinante, perché ci si trova ogni categoria di persone, uomini leali o scorretti, generosi o egoisti. Fare una squadra è una miscela, significa anche entrare dentro questi particolari caratteriali, a me è sempre interessato molto il rapporto umano”.

Degli attuali allenatori ce n’è uno che le è particolarmente caro?

“In Conte vedo molto di quello che facevo io cioè la cocciutaggine di seguire i propri carichi di gioco apparentemente dispersivi sul piano fisico ma positivi alla fine per il risultato. Lo spostare l’asticella sempre più in là, per fare meglio. A mio avviso l’allenatore di calcio è un estremista, io credo nelle esasperazioni, una squadra deve specializzarsi in qualche soluzione tattica attraverso un esercizio quotidiano”.

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