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Ivan a VN: “Polemica ADV? Un cane che si morde la coda, spero nella rifondazione. Ecco perché mi ritiro”

L'ex giocatore della Fiorentina ha parlato ha parlato in esclusiva a ViolaNews.com

Giacomo Brunetti

"Ha scelto di ritirarsi dopo l'ennesima incomprensione con il sistema arbitrale: Andrea Ivan, ex giocatore della Fiorentina, appende così i guantoni al chiodo a 44 anni. ViolaNews.com lo ha contattato per parlare della decisione e delle tante tematiche del momento viola.

"Iniziamo dal ritiro, perché questa scelta?

""È dovuta al sistema che secondo me non funziona. Non ho voglia di arrivare a casa la domenica sera sempre arrabbiato per i torti. Non sono i torti in sè per sè, bensì il fatto che quando cerchi un minimo di spiegazione si girano dall'altra parte e non possono parlare. Sono abituato a confrontarmi, ho avuto trenta anni di carriera, vorrei un minimo di riconoscenza, non un trattamento privilegiato. Fisicamente sto bene, è il sistema che non mi piace. Forse gli arbitri sono giovani ed inesperti, anche lasciati soli, però hanno anche la presunzione di non parlarti."

"A proposito di errori arbitrali: ultimamente durante le partite della Fiorentina ne capitano un po' troppi..

""Voglio sperare e penso che non sia una cosa guidata ma si tratti di incapacità e malistruzione da parte degli istruttori arbitrali. Posso sorvolare sulla Prima Categoria ma in Serie A, in Serie B ed in Lega Pro se ne vedono un po' troppi. Starà a chi di dovere capire, spero che vedano gli errori e non trovino scusanti."

"Il finale di stagione viola sta procedendo tra alti e bassi: cosa ne pensa?

""Quando giocano, i calciatori non pensano al sesto posto, vanno in campo per giocare e vincere. Si parla di smantellamento, quindi chiunque vorrà far bene poiché dovrà trovarsi un'altra sistemazione. Penso che ci sia un po' di malumore generale portato da tutto ciò che gira intorno."

"Ieri dopo la gara c'è stata la polemica di Andrea Della Valle.

""La questione è un cane che si morde la coda. Della Valle ha dato tanto, siamo in Serie A e lottiamo ogni anno per l'Europa. Per la Champions League servono cose diverse, anche solo per lottare: ci sono società organizzate che stanno meglio. Tante regole però andrebbero riviste, ormai quando si parte si sa già benissimo chi vince. Con regole diverse ci sarebbe più unione anche tra proprietà e tifoseria, è normale che ci sia voglia di vincere, specialmente a Firenze dove non accade da tanto. Si lotta contro cifre esagerate e regole da rivedere."

"Prossima stagione: rifondazione? E in porta?

""Spero che la squadra venga rifondata e che duri almeno quattro o cinque anni. Spero sia l'ultimo anno in cui si rifonda. Portieri? Sono più per gli italiani senza nulla togliere agli stranieri. Se Tatarusanu dimostra però tanto di cappello. Certo, capisco se prendi Frey o Handanovic, ma non un equivalente."

"C'è anche Dragowski: è arrivato tra potenzialità ed aspettative. Come crede che debba essere gestito un giovane portiere della sua caratura?

""Sicuramente con pazienza senza promettergli niente. Un portiere giovane non può sapere cosa può essere. Di Buffon ne è uscito uno, forse adesso c'è n'è un altro al Milan, ma è da valutare: Donnarumma ha fatto due campionati a grandissimo livello però è un diciottenne e va gestito. Deve giocare nelle categorie che gli spettano e buttarlo dentro al momento giusto. Se non ha giocato vuol dire che non è stato ritenuto giusto farlo, non hanno voluto bruciarlo."

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