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L'intervista

Guarente a VN: “Firenze perfetta per Piatek. Atalanta? ACF farà… la Juve”

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Il Pistolero sulla cresta dell'onda e il doppio confronto con l'Atalanta. Abbiamo raggiunto in esclusiva Tiberio Guarente, ex nerazzurro, per parlare di queste ed altre tematiche

Filippo Caroli

Dopo averla eliminata dalla Coppa Italia, la Fiorentina si prepara ad affrontare di nuovo l'Atalanta, stavolta in campionato. Per presentare la sfida, abbiamo contattato in esclusiva chi i colori nerazzurri li ha indossati per tre stagioni: Tiberio Guarente. Ma non solo, ex centrocampista, Guarente ha anche condiviso lo spogliatoio e il reparto con Vincenzo Italiano ai tempi del Verona. Del tecnico Viola e di altre questioni, come il momento d'oro di Piatek, abbiamo parlato nella nostra intervista con lui. Queste sono le parole di Guarente a Violanews.com:

Tiberio, che impressione ti sta facendo la Fiorentina? Lunedì è arrivata una vittoria molto importante al Picco

"Hai detto bene, è una vittoria importantissima, dà morale e smuove la classifica. La Fiorentina mi piace come gioca: Italiano sta trasmettendo la sua mentalità. La squadra è orfana di Vlahovic che ha optato per un cambio a metà stagione ma, nonostante questo, i Viola hanno mantenendo la propria filosofia fatta di velocità negli spazi ed equilibrio. Il gol che hanno preso nasce da un'ingenuità ma hanno sempre tenuto in mano il pallino del gioco. Credo la squadra sia in netto miglioramento, soprattutto alla luce degli ultimi campionati. Il tifoso può quindi essere speranzoso sia per il presente che per gli anni a venire"

Ecco, a proposito dell'addio di Vlahovic, Piatek sembra essere in gran forma: è l'uomo giusto per ripartire?

"Beh, la questione è molto soggettiva, gli attaccanti vanno valutati sotto diversi aspetti. C'è l'aspetto estetico-qualitativo, che è quello che preme maggiormente allo spettatore, e quello pratico, che è quello che valutano società e allenatori. Dal punto di vista estetico, Kris non mi ha mai impressionato. Ebbe quell'exploit col Genoa che poi lo portò al Milan dove fece un po' di fatica. Però Firenze è una piazza in cui può esprimersi al meglio. Alla Fiorentina serve una sola cosa: i gol. E Piatek sa farli. Poi dal punto di vista qualitativo ci sono i Gonzalez, i Bonaventura, i Saponara... Quel che chiederà Italiano al polacco è di fare il più possibile reparto e segnare"

E proprio Italiano è un po' l'artefice dell'ottima prima parte di stagione dei Viola. Tu ci hai giocato insieme a Verona, ti aspettavi questa sua esplosione da tecnico?

"Quando arrivai all'Hellas ero molto giovane e ho avuto la fortuna di stare con lui 2 anni e mezzo circa. Era una bandiera dei gialloblù e l'ha dimostrato sia dentro che fuori dal campo. Quando vedi persone come lui che vivono per il calcio con entusiasmo, rabbia e serietà, ti aspetti che un giorno possano poi allenare. Lui ha dimostrato partendo dal basso di essere un ottimo allenatore e di poter stare in una squadra come la Fiorentina, una tra le 8 migliori squadre in Italia. Allo Spezia ha fatto un ottimo campionato ma gli si chiedeva di non retrocedere. Nonostante questo ha espresso un gran calcio che ha riportato anche a Firenze. Questo è sintomo di maturità e consapevolezza."

Che tipo è Vincenzo in campo e fuori?

"È uno che in campo ha sempre avuto serietà e tutto ciò che serve per aiutare gli altri. Fuori dal campo aveva, giustamente, la propria vita privata. Spesso però abbiamo mangiato insieme. Si capisce quando una persona vive per il calcio, Vincenzo è uno di quelli"

Torniamo al presente, la Fiorentina affronterà domenica l'Atalanta, tua ex squadra, pochi giorni dopo averla battuta in Coppa Italia

"L'Atalanta è una squadra che non guarda tanto alla competizione che affronta. I bergamaschi esprimono sempre il proprio gioco al meglio delle proprie possibilità. Contro la Juve il pareggio è stato un risultato giusto, ma prendere un gol così all'ultimo fa male. Gli ultimi risultati negativi non fanno bene al morale. Non hanno un attaccante di ruolo, davanti fanno un po' fatica come punto di riferimento. Però rimane sempre una squadra che va a mille all'ora ed è sempre rabbiosa sulle seconde palle: mette in difficoltà tutte le squadre. Italiano saprà come sfruttare al massimo gli spazi che gli verranno concessi. Poi, contro i nerazzurri servirà anche quel pizzico di fortuna perché non regalano nulla. A Bergamo la Juve ha fatto una gara tra le retrovie cercando di sfruttare le ripartenze, è ciò che la Fiorentina cercherà di fare domenica. Gli orobici quando attaccano lo fanno con tutti gli uomini possibili e dietro si creano degli spazi."

Per concludere, c'è grande bagarre per la corsa all'Europa, i Viola possono centrare l'obiettivo continentale?

"Se lo sapessi te lo direi (ride, ndr). Il bello di questo campionato è che dalla prima alla nona posizione, tutte le squadre sono lì per giocarsi il posto in Europa. Chi riuscirà ad avere più continuità e fortuna per quel che riguarda infortuni e contagi, la spunterà. Logico, avere una rosa importante aiuta: una squadra come l'Inter ha meno problemi di squadre come la Fiorentina dal punto di vista gestionale. I Viola hanno tutte le carte in regola per giocarsi un posto in Europa League. Ma sono convinto che, se anche non arriverà quest'anno, se manterrà l'ossatura e Vincenzo in panchina, la Viola potrà giocarsi l'Europa nei prossimi anni. La vedo in crescita sia nell'intensità che nel gioco"

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