Spostiamo le lancette del tempo alla prima giornata della Serie A 2019-2020, quando la Fiorentina ha perso in casa il debutto stagionale contro il Napoli per 3-4. La prima di Montella fu una bella partita, giocata a testa alta dai viola, che trovarono la sconfitta per sfortuna e alcune sviste arbitrali. In quella partita andarono in gol Pulgar su rigore, Milenkovic e Boateng, e nessuno dei tre era una prima punta. Fu la serata del debutto nel grande calcio di Gaetano Castrovilli, e la Fiorentina, con 8 giorni di mercato ad attenderla, voleva completare la rosa e trovare un attaccante capace di portare in alto la squadra del neo presidente Commisso.
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Da 3-4 a 4-3, oltre un anno dopo la stessa situazione: chi guiderà l’attacco della Fiorentina?
Dal 3-4 contro il Napoli al 4-3 di San Siro, sempre con il problema del gol
Ora ritorniamo al presente, con la Fiorentina che gioca un’altra bella gara, stavolta a San Siro contro l’Inter, e perde 4-3, il risultato opposto. Anche ieri sera, oltre a Kouame, hanno segnato Castrovilli e Chiesa, non delle prime punte, e stranamente mancano 8 giorni alla chiusura del mercato. Se il passato non può essere modificato, il futuro dovrà essere obbligatoriamente diverso, per non vivere un’altra stagione deludente. L’ultimo giorno del mercato estivo 19/20 arrivò in viola Pedro, che giocò solo pochi minuti prima di lasciare la Fiorentina in un mare di guai e senza gol segnati in un girone, con la dirigenza costretta a dover intervenire pesantemente sul mercato per trovare un attaccante. Prima della fine del mercato 20/21, la Fiorentina dovrà quantomeno decidere chi sarà a guidare l’attacco, con un Kouame non ancora abituato ad agire da 9 puro, Vlahovic in un momento complesso e Cutrone in fondo alle gerarchie di Iachini, con ancora a disposizione i giorni necessari per far arrivare dal mercato un grande rinforzo.
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