Una voce inconfondibile che ha accompagnato le domeniche calcistiche degli italiani per tanti anni. Quella di Riccardo Cucchi, storico radiocronista di Radio Rai, andato in pensione lo scorso 12 febbraio dopo aver raccontato Inter-Empoli. Nello stesso giorno ha dichiarato di tifare per la Lazio. Violanews.com l'ha intervistato in vista della partita tra la squadra di Sousa e quella di Inzaghi.
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Cucchi a VN: “Fiorentini, tenetevi stretti i Della Valle. Sousa è stato isolato. Vorrei Kalinic alla Lazio”
L'ex radiocronista della Rai, tifoso della Lazio: "Mi aspettavo una Fiorentina più competitiva. All'orizzonte non vedo imprenditori che meglio dei Della Valle possano dare entusiasmo, progetti e potenziali economici alla Fiorentina"
Ti aspettavi una Lazio così in alto e una Fiorentina così altalenante?
"No, né l'una, né l'altra cosa. Non mi aspettavo che la Lazio potesse conquistare la finale di Coppa Italia e la qualificazione europea con così largo anticipo. Penso che sia da considerare la squadra rivelazione della Serie A insieme all'Atalanta. Al contrario mi aspettavo una Fiorentina più competitiva, viste le ambizioni e la qualità dell'organico a disposizione di Sousa che stimo. Da un lato ci sarà una formazione molto galvanizzata, la Lazio, dall'altro una molto delusa, la Fiorentina, che cercherà di scendere in campo con le giuste motivazioni per chiudere bene il campionato".
La Lazio sta facendo molto bene e alla sua guida c'è Inzaghi che non ci sarebbe dovuto essere sulla panchina biancoceleste.
"Sono le cose strane del calcio. Inzaghi era destinato altrove, mentre la Lazio aveva puntato su Bielsa. Lotito ha poi ripiegato su Inzaghi scoprendo di avere in casa un tecnico di valore. Inzaghi sta crescendo e lo sta facendo abbastanza in fretta. E' giovane, ha bisogno di maturare ancora, ma le premesse sono buone. Penso che si rivelerà presto uno dei migliori allenatori della Serie A e che sarà ambito dalle migliori squadre. E' pignolo ed è riuscito a creare un gruppo. La squadra gioca con allegria e umiltà che è un'altra caratteristica di Inzaghi".
Hai parlato bene di Sousa, ma c'è una lotta intestina tra lui, la società e i tifosi.
"Mi spiace molto questa situazione perché Firenze merita soddisfazioni. I Della Valle hanno profuso sforzi importanti nell'arco degli anni per far sì che la squadra potesse diventare competitiva. Ripeto che l'organico è composto da buoni giocatori. Sousa ha esordito convincendo la piazza, poi si è rotto qualcosa e quando nel calcio si rompono equilibri delicati diventa difficile andare avanti. Penso che saranno le ultime partite di Sousa sulla panchina della Fiorentina. La società dovrà rifondare la squadra da un punto di vista tecnico perché la Fiorentina deve puntare, come minimo, ad un piazzamento europeo già dalla prossima stagione".
Probabilmente sarebbe stato meglio terminare il matrimonio tra Sousa e la Fiorentina lo scorso giugno.
"Chi ha deciso in modo diverso è perché pensava che si potesse costruire ancora qualcosa d'importante, ma non è andata così. I giocatori sono molto sensibili all'ambiente esterno. Il rendimento della squadra è legato alla capacità di leggere quello che avviene intorno. In casa Lazio è successo il contrario. Inzaghi è stato bravo a compattare l'ambiente anche nei rapporti con i tifosi. A volte ho sentito troppa severità nei confronti di Sousa, gli allenatori vanno aiutati, non isolati. Forse ha subìto un po' d'isolamento e sappiamo quanto sia passionale il pubblico della Fiorentina e quanta critica esercita. Il pubblico viola è attento e competente, per questo non è facile allenare. Non si possono, però, disconoscere alcuni meriti di Sousa come l'aver puntato su Chiesa e il tentativo di lancio di Bernardeschi".
Il sostituto di Sousa potrebbe essere Pioli. Sarebbe il profilo giusto per la panchina della Fiorentina?
"Credo di sì, anche se il suo percorso è stato molto contrastato e complicato. E' un allenatore preparato e umile, ha bisogno di un riscatto, spero che Firenze sia la piazza giusta".
I Della Valle sono la proprietà giusta per la Fiorentina?
"Sono imprenditori seri con una disponibilità economica importante. Di questi tempi è difficile reperire sul mercato italiano investitori disposti a spendere nel mondo del calcio. A Milano l'assenza di capitali italiani ha determinato l'arrivo dei cinesi. Non abbiamo certezze che investimenti stranieri possano produrre risultati per Milan e Inter. Io mi terrei stretto i Della Valle. Tra l'altro non ci dimentichiamo il progetto del nuovo stadio. E' un progetto bellissimo che dovrebbe far pensare che la Fiorentina possa diventare nei prossimi anni una grande squadra. Quindi: chi meglio dei Della Valle? All'orizzonte non vedo imprenditori che meglio dei Della Valle possano dare entusiasmo, progetti e potenziali economici alla Fiorentina".
Veniamo alla gara di sabato. Che partita ti aspetti? La Lazio potrebbe fare turnover in vista della finale di Coppa Italia.
"La Lazio ha dimostrato di avere una grande intelligenza tattica, frutto del lavoro di Inzaghi. E' una squadra molto pragmatica. Non aspira al possesso palla e ad essere spettacolare come altre squadre come il Napoli, la Roma o la stessa Fiorentina. La Lazio punta ad esaurire l'entusiasmo degli avversari con una difesa arcigna, provando a colpire in contropiede. I biancocelesti potrebbero avere la testa alla finale di Coppa Italia, difficilissima, ma per loro sarà l'occasione di dimostrare ai propri tifosi quanto siano cresciuti. Questo potrebbe essere un vantaggio per la Fiorentina, ma la Lazio è una squadra insidiosa, se le si lascia spazio, può essere pericolosa".
C'è un giocatore della Fiorentina che vorresti vedere nella tua Lazio? Quale giocatore della Lazio, invece, potrebbe far comodo alla Fiorentina?
"Mi piace molto Kalinic, anche se la Lazio ha già Immobile. Se Keita, come si legge, dovesse andar via, sarebbe bello avere un attaccante come il croato. Alcuni suoi gol mi hanno impressionato per la loro qualità. Forse è discontinuo, questo è il suo piccolo difetto, ma è un grande giocatore sul piano tecnico. Per quanto riguarda il contrario, la Fiorentina potrebbe aver bisogno di un uomo d'ordine perché a volte non gioca un calcio lineare. Uno come Biglia potrebbe tornare utile ai viola. E' un po' in là con gli anni, ma è un giocatore di grande intelligenza tattica, soprattutto segue molto le indicazioni del proprio tecnico".
Te la senti di fare un pronostico per la gara di sabato pomeriggio?
"Sui pronostici sono poco abile e lo dimostra la mia incapacità di fare tredici alle schedine. Penso che sarà una partita molto aperta, da tripla. Negli ultimi confronti c'è una piccola tradizione a favore della Lazio. Questo potrebbe essere un dato negativo perché, statisticamente, le tradizioni sono fatte per essere abbattute. Mi auguro che sia una bella partita, che non ci siano tensioni e che i tifosi di Fiorentina e Lazio facciano il tifo per le proprie squadre perché andare allo stadio vuol dire divertirsi, il calcio è gioia".
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