Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Centro sportivo: 50 anni in 4 mesi

Dopo decenni di chiacchiere la Fiorentina di Commisso ha mosso il primo passo per la costruzione del centro sportivo

Saverio Pestuggia

La conoscete la novella dello stento? E' una filastrocca che può durare all'infinito proprio come fino ad oggi lo è stata la costruzione del centro sportivo della Fiorentina. Già negli anni 70 sotto la gestione Baglini-Ugolini era stato individuato un terreno nei pressi di Sesto Fiorentino per costruire il Centro, ma i tempi non erano maturi e il calcio aveva ancora altri tempi e necessità. Il primo vero sussulto importante arriva all'inizio degli anni '80 con l'epopea di Santa Brigida progettata in pompa magna dai Pontello insieme alle obbligazioni che Giordano Goggioli ribattezzò allora "obbligazioni obbligatorie" in quanto l'intendimento della proprietà era di far finanziare il centro in parte anche agli abbonati che avrebbero dovuto sottoscrivere le famose obbligazioni. Ma anche Santa Brigida naufragò ben presto con la speranza di allenatori e giocatori di potersi allenare in un centro sportivo che non fossero i cosiddetti 'campini' di dimensioni leggermente ridotte rispetto ad un normale terreno di gioco.

Passiamo la mano e le carte le iniziano a dare i Cecchi Gori che invece preferirono sognare uno stadio da 80.000 posti. Che dire? Lasciamo perdere. E andiamo a Diego e Andrea Della Valle che, facendo impazzire il povero sindaco Auzzi, un terreno per il centro sportivo lo individuarono e lo comprarono all'Incisa. Salvo poi farci una tenuta agricola per olio e vino si dice per le carenze idriche nella gestione di tanti campi da gioco. Ma non si fermarono lì perché sono stati molto attivi nella ricerca dei terreni, ma come si dice sono stati "molto bravi all'orale, un po' meno allo scritto" perché le opzioni in oltre un decennio non si sono mai concretizzate, salvo migliorare i campini e costruire su un terreno del Comune un buon centro sportivo, ma solo per le esigenze della prima squadra e che dopo un certo lasso di anni sarebbe tornato all'amministrazione di Firenze.

E ora eccoci giunti al presente: in soli quattro mesi un uomo come Rocco Commisso venuto dagli Usa che non conosce il territorio, ma conosce bene il significato della parola concretezza pone fine alla novella dello stento. Il centro sportivo si costruirà a Bagno a Ripoli: dopo cinquanta anni di chiacchiere sono bastati quattro mesi di fatti. CHAPEAU!