Contratto e felicità, Chiesa non ha premura di partire. Enrico è stato chiaro, ma non basta

"Enrico non si sbottona, sapientemente conosce le dinamiche del gioco delle parti e sa che potrebbe essere molto scomodo, quasi pericoloso. Ieri sera, però, intervenuto alla presentazione del libro "Per colpa di Zico", il padre/agente di Federico è stato chiaro: "Ha un contratto con la Fiorentina, è felice qui". Poche parole, che non allontanano le rivali ma fanno capire quanto la cessione non sia l'unica volontà della famiglia Chiesa. Anzi, restare a Firenze non sarebbe alquanto un problema, soprattutto dopo aver ricevuto rassicurazioni sul fatto che la squadra sarà rinforzata.

"Le manifestazioni d'interesse continuano: al momento, sono le italiane a premere di più. Il Napoli e l'Inter su tutte, le uniche insieme alla Juventus a potersi permettere la cifra richiesta dalla società gigliata, non inferiore a cinquanta milioni. E in Viale Fanti non c'è premura di vendere il simbolo del progetto, nonostante un mancato finanziamento appaia improbabile. Tutto sarà svolto nel massimo della correttezza, sebbene il primo interlocutore con le squadre interessate sia stato Enrico: non sarà come con Bernardeschi, regneranno serietà e trasparenza. D'altronde c'è riconoscenza tra le parti, specialmente dalla famiglia verso la dirigenza.

"La chiarezza, però, non basta per dormire sonni tranquilli. Le tentazioni economiche, specialmente in sede di contratto, spaventano una Fiorentina che ha recentemente rinnovato l'accordo con Chiesa ma impossibilitata a concorrere con le 'grandi'. Costruire una squadra competitiva sarà la chiave del progetto di convincimento, dando motivi e motivazioni per rimanere a Firenze. Le interessate, attualmente, reputano troppo alta la richiesta per il classe '97: i viola non si smuovono dalle pretese nei sondaggi. Almeno un'altra stagione sulle sponde dell'Arno sarebbe la soluzione migliore.

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