Il doppio ex di Fiorentina ed Empoli Christian Riganò è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno, durante Il Pentasport, per parlare della partita di domenica prossima: "La Fiorentina si troverà davanti un Empoli rinvigorito dopo la vittoria contro il Pescara e dopo il pareggio contro la Roma. Sousa dovrà lavorare sulle motivazioni, ma in campo ci vanno i giocatori, l’allenatore dà soltanto delle linee guida. Non sarà facile per i viola, gli empolesi lo considerano un derby molto più di noi. La Fiorentina sulla carta è più forte, poi le partite si vincono in campo. Ilicic mi piace dietro la punta che possa creare scompiglio in avanti, spero di vederlo titolare. Ho giocato in entrambe le piazze, ma è dall’altra parte che c’è attesa, gli empolesi la vivono in modo diverso, così come succedeva a Siena. I viola la interpretano come partita da calendario, loro come partita dell'anno. Da Firenze sono andato ad Empoli come Manuel Pasqual. Lo so cosa vive, dopo tantissimi anni non è facile cambiare ambiente e aspettative. Non è vero che non ci pensi, lo capirà maggiormente quando tornerà al Franchi. Avrà grande emozione inizialmente, poi quando l'arbitro fischia si torna avversari. L'accoglienza dei fiorentini è unica: raramente si vedono degli striscioni sui campi avversari come quelli che dedicarono a me. Mi ricordo la mia prima partita da avversario della Fiorentina, con la maglia azzurra. L'atmosfera di quella partita era strana, mi ricordo che entrai sul campo del Castellani e non volò una mosca. Poi nella ripresa, il curvino degli ospiti lanciò dei fogliolini viola e ci furono striscioni e cori per me. Rimasi emozionato".
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