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Quando il gioco si fa duro…

Montella ha dimostrato di fidarsi solo dei titolari (COMMENTA)

Redazione VN

Prima di tutto la qualificazione ai sedicesimi di finali come capolista del Girone E, poi i soldi incassati per la vittoria, ma il 2-1 sul Dnipro lascia in eredità anche una riflessione sulla rosa viola. Con la qualificazione in tasca, due risultati su tre a disposizione per passare come primo nel girone ed un calendario che da settembre impone ritmi massacranti, il tecnico di Castello di Cisterna ha mandato in campo dal primo minuto praticamente la formazione titolare, con le sole eccezioni rappresentate da Roncaglia, Mati Fernandez e Matos. Un segnale forte per Compper, Alonso, Bakic, Iakovenko & co., senza per questo dover parlare troppo frettolosamente di 'bocciatura' o addirittura di 'cessione'.

Il terzino sinistro spagnolo contro il Dnipro è finito addirittura in tribuna, segnale inequivocabile della definitiva rimonta di Vargas (ieri out perché non inserito nella lista Uefa) nelle gerarchie viola, anche come esterno di difesa. Alla luce della gara di ieri sera, quindi, si può dire che Montella ha preferito affidarsi ancora una volta a quello zoccolo duro di 14-15 giocatori considerati 'titolari' piuttosto che alle alternative. E dal prossimo turno di Europa League, alcuni tra gli 'esclusi' dalla lista Uefa consegnata dal mister viola a settembre scorso (che potrà essere modificata dai sedicesimi di finale) potrebbero approfittarne per dimostrare il proprio valore anche in Europa. Un nome su tutti: Vargas. Ma anche Vecino e Rebic. Discorso a parte invece per Ilicic, ancora un po' misteriosamente indietro di condizione e forse anche pungolato da Montella con l'esclusione a sorpresa di ieri.

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani