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Lazio-tamponi: la Procura chiede un’ammenda per il club e inibizione per Lotito

Redazione VN

Colpito il presidente che ora rischia di perdere la sua carica federale. Chiesti 16 mesi per i due medici e 200 mila euro di multa per la società

Nessuna richiesta di punti di penalizzazione dalla Procura Figc - si legge su Gazzetta.it - nel processo contro la Lazio per il cosiddetto "caso tamponi". Nell'udienza davanti al Tribunale Federale, primo grado di giudizio, il procuratore Giuseppe Chinè al termine della sua arringa ha infatti chiesto che, a fronte delle sei violazioni commesse dal club nell'ambito del protocollo anti Covid, la Lazio venga punita con un'ammenda di 200 mila euro e inibizioni per i tre deferiti, colpendo in particolare il presidente Lotito.

Per Lotito, accusato di non aver provveduto a far rispettare o comunque non aver vigilato sul rispetto delle norme, la Procura ha chiesto una pesante inibizione di 13 mesi e 10 giorni. Se la richiesta dovesse essere confermata (comunque restasse superiore ai dieci mesi) il presidente decadrebbe immediatamente dalla carica di consigliere federale e sarebbe incandidabile in futuro. Per il medico Ivo Pulcini, responsabile del settore sanitario biancoceleste, e per il dottor Fabio Rodia, medico sociale e MLO della Lazio (unico ad avere accesso alla piattaforma Plasma dove Synlab carica gli esiti dei tamponi Uefa) 16 mesi di inibizione.