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La Serie A che va ai Mondiali: Juve al vertice, viola in coda. La lista degli “italiani” convocati

Ancora poco più di una settimana, dopodiché prenderà il via la manifestazione. E la Fiorentina vi parteciperà in extremis (anche) con Milenkovic

Simone Torricini

Russia 2018 incombe, e i protagonisti del Mondiale sono già al lavoro per la fase preparatoria. Ad aprire la manifestazione sarà la gara unica tra il Paese ospitante e l'Arabia Saudita, in programma per il 14 giugno. Con le convocazioni delle 32 Nazionali partecipanti diramate ufficialmente nella giornata di ieri, è possibile stabilire l'influenza italiana che il prossimo Mondiale subirà nonostante l'assenza degli Azzurri.

I giocatori che attualmente militano in club di Serie A in partenza per la Russia sono 56 (58 se si considerano anche Reina e Badelj); tra loro anche i viola Nikola Milenkovic e il colombiano Carlos Sanchez. La squadra italiana che fornirà il maggior supporto alla manifestazione è la Juventus, con 11 convocazioni. Seguono a ruota (ma a debita distanza) Napoli e Inter, 5 convocazioni a testa. Poi Roma, Sampdoria e Torino con 4, e così via.

La Fiorentina come detto manderà in Russia i soli Milenkovic e Sanchez, con quest'ultimo che, peraltro, se non va considerato un ex poco ci manca. Due convocati anche per Genoa (Laxalt e Hiljemark), Lazio (Milinkovic-Savic e Caceres), Atalanta (Freuler e Cornelius) e Spal (Gomis e Thiago Cionek). Un gradino sopra l'Udinese: i friulani saranno rappresentati da Stryger Larsen, Hallfreðsson e dall'ex viola Behrami. Poi il Bologna ad aprire la quota quattro: per i rossoblu ci sono Helander, Giancarlo Gonzalez, Krafth e Dzemaili. Nessun convocato per tre delle 17 superstiti della Serie A 2017/18 (Sassuolo, Chievo e Cagliari), così come per Empoli e Parma.

Troppo folta la concorrenza francese per Veretout, addirittura più esclusiva quella fronteggiata da Simeone (l'Argentina ha lasciato persino Icardi fuori dalla lista dei pre-convocati). Se a ciò aggiungiamo la mancata conferma di Pezzella ed un Badelj che in Russia ci va, ma che non può più essere considerato un giocatore della Fiorentina, ne deriva che la sfumatura di viola al prossimo Mondiale sarà davvero molto marginale.

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