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La Croazia devolve il premio mondiale in beneficenza. E Dalic se la prende con i politici

Singolare situazione dopo la fine del mondiale per la squadra seconda classificata

Redazione VN

La festa per la finale mondiale in Croazia è terminata, ma a tenere banco sono gli strascichi dell'impresa della squadra di Zlatko Dalic. Attraverso una lettera aperta sui propri profili social, il CT balcanico se l'è presa con la classe dirigente del Paese, rea di aver reso il popolo croato il più povero dell'UE. L'allenatore ha svelato poi che tutti i suoi giocatori - fra i quali anche gli ex viola Badelj e Rebic e l'obiettivo Pjaca - devolveranno il premio mondiale di circa 23 milioni per un'associazione che aiuta i bambini:

Scrivo queste righe a causa della difficile situazione in Croazia. La Croazia è il paese più povero dell’Unione Europea, governato da membri di quella che è stata considerata un’organizzazione criminale. La Croazia è un paese dal quale milioni di persone sono scappate negli ultimi 20 anni. Oggi, in Croazia, i nostri pensionati non sono in grado di soddisfare i loro bisogni di base, i giovani non possono permettersi l’istruzione, la salute sta collassando e la magistratura protegge i grandi capitali ed è corrotta. Chiedo ai politici e a tutti i rappresentanti delle autorità che hanno condotto il mio popolo all’inferno e alla miseria, alla disperazione e povertà di allontanarsi dalla Nazionale. Non siete i benvenuti nel nostro spogliatoio, non vogliamo stringervi la mano o fare foto con voi. Siete quelli che hanno reso la Croazia la gente più povera d’Europa.

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