Nel numero "8" di Futbol un interessante focus sullo Juventus stadium, inaugurato quest'anno ad inizio campionato dalla dirigenza bianconera. Una struttura che ha fatto registrare fino ad oggi ben 18 sold out in occasione delle partite interne.
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Juventus, quando il business viene dallo stadio
Nel numero “8” di Futbol un interessante focus sullo Juventus stadium, inaugurato quest’anno ad inizio campionato dalla dirigenza bianconera. Una struttura che ha fatto registrare fino ad oggi ben 18 …
SOLD OUT!
Successo di pubblico ed economico per lo Juventus stadium, il primo impianto di proprietà di una società di serie "A". I bianconeri hanno registrato, fino ad oggi, il tutto esaurito sugli spalti, ma manca all'appello ancora il title-sponsor della struttura.
Siamo all'anno zero del calcio tricolore. Per la prima volta un club di calcio della massima divisione può vantare uno stadio di proprietà e inserirlo come proprio "asset" a bilancio. Una rivoluzione copernicana per un mondo del pallone che stenta a presentare novità, anche perchè i costi di realizzazione di un impianto tecnologicamente avanzato come lo Juventus stadium non sono proprio a buon mercato.
La società bianconera per realizzare il progetto in esame infatti ha dovuto individuare due partner di livello (ICS e Sportfive) e solo successivamente ha gettato le prime colate di cemento. Ma i risultati raggiunti sono più che positivi: tutto esaurito fino ad oggi all'interno dell'impianto e il pubblico della "Vecchia Signora" vive ormai questa struttura come la nuova casa del tifo bianconero.
Parliamo di un'arena da 41 mila posti a sedere in perfetto stile british. Per realizzare l’arena della Juventus sono serviti ben 15 anni dal momento dell’enunciazione dell’idea. Troppi, considerati i cavilli burocratico-amministrativi del nostro Paese, per poter sperare in un’onda lunga che coinvolga non solo le grandi squadre, ma anche i club medi e piccoli della provincia tricolore. Servono nuovi impianti per far uscire il calcio italiano dalla dipendenza dei ricavi televisivi (pesano per oltre il 66% sul giro d’affari globale), ma anche una legge che riduca i tempi di costruzione (non oltre i tre anni). La ristrutturazione voluta dal governo Monti dell'Istituto per il credito sportivo (ultima banca pubblica italiana), tra l'altro, non promette niente di buono e l'unica società ad aver seguito in parte il "modello Juventus" è il calcio Catania, con l'innovativo centro di allenamento (sempre co-finanziato dall'ICS dell'ex presidente Andrea Cardinaletti).
“Al termine della prima stagione nel nuovo stadio prevediamo di generare introti da stadio superiori ai 30 milioni di euro”, ha sottolineato in una recente intervista, Francesco Gianello, Venue director. “Abbiamo scommesso su un nuovo concetto di coporate hospitality e le aziende-partner della Juventus ci stanno credendo già a partire da questa stagione. Un’area di ricavi (grazie alla presenza di 4 mila posti Juventus premium club) che impatterà sugli introiti complessivi collegati all’impianto nella misura del 35%...Un ulteriore elemento distintivo è la presenza di 25-30 risorse fisse all’interno della struttura, che possono aumentare in base alle diverse esigenze delle aziende (come nel caso di meeting aziendali, presentazioni, conferenze stampa, nda) e in piena attività anche nei giorni feriali”.
STADIO ORFANO DEL TITLE-SPONSOR
Unico neo è l’assenza di uno sponsor per i diritti di nome dello stadio. Più di tre anni fa sono stati ceduti per una cifra record (75 mln di euro in 12 anni) a SportFive, ma, al momento, l’arena bianconera è ancora “orfana” a livello di naming rights, complice la congiuntura economica internazionale. L’inaugurazione dell’impianto, ormai reale e non più su carta, può però accelerare i tempi di firma del contratto di sponsorizzazione. Sarà difficile, invece, recuperare, in tempi brevi, il minimo garantito assicurato pre-crisi alla Vecchia Signora.
Il progetto bianconero diventerà sicuramente il punto di riferimento del mercato tricolore, da cui partire per la progettazione/costruzione di nuove arene calcistiche. Sempre in questa stagione è arrivata la risposta commerciale del Milan, che non può vantare uno stadio di proprietà come la Juventus, ma dispone di un numero di posti “premium” superiore all’offerta bianconera (più di 4.300).
E’ un nuovo modo di intendere, ma soprattutto vivere, il cosiddetto match-day, il tutto grazie al potenziamento di una serie di strutture esterne (Innvillà e Trotto) e interne a San Siro (come nel caso della nuova sala Executive posta sotto la tribuna Arancio). Il progetto, curato da Infront, dà la possibilità ad aziende e privati, di vivere il pre, durante e post gara, con un livello di servizi di alto profilo, consentendo agli spettatori di rimanere nelle strutture ospitalità anche oltre il termine dell’evento calcistico, così come già avviene all’Emirates stadium o all’Old Trafford in Premier league.
NASCE AREA12
A fine ottobre l’impianto della Juventus è stato arricchito dall’inaugurazione del nuovo centro commerciale (si sviluppa su una superficie di 34 mila metri quadrati). Si chiama “Area12” ed è stato progettato e costruito dal consorzio San Sisto (realizzato dalla società San sisto, unico proprietario, nata dall'accordo tra Nordiconad di Modena, la cooperativa per il Nord Italia del gruppo Conad, CMB di Carpi e Unieco di Reggio Emilia). Un investimento stimato in 90 milioni di euro, che, a regime, potrà generare ricavi annui per 150 milioni di euro e raggiungere il punto di pareggio, considerando il conto economico, nell’arco del prossimo triennio. Al suo interno un maxi store di 550 mq della Juventus F.c gestito dal partner tecnico Nike, 60 negozi, un ipermercato E.Leclerc Conad (4500 mq), un centro Obi di 6 mila metri quadri e un Euronics per 2500 metri quadri. Nelle stime del consorzio si prevedono presenze per 12 mila unità nei giorni feriali, destinate a esplodere in occasione della partita, quando il centro e le sue strutture saranno a disposizione di ulteriori 41 mila tifosi-clienti.
LA NOVITA' DELLO STADIUM TOUR
Come ogni impianto di calcio moderno anche lo Juventus stadium dà la possbilità ai tifosi di poterlo scoprire fin nei suoi angoli più nascosti. E' nato così il progetto dello "stadium tour". Il tour prevede la possibilità di visitare alcune aree hospitality Juventus Premium Club e la panchina della Juventus, di entrare nel cuore degli spogliatoi e, infine, di visitare le aree stampa e lo Juventus store.
La visita viene condotta da guide della Juventus che accompagnano i tifosi durante tutti i momenti del tour con inediti particolari sulla vita dello Juventus Stadium. I tifosi stranieri, inoltre, possono vivere le stesse emozioni grazie alle audio guide tradotte in 4 lingue (inglese, francese, tedesco e spagnolo).
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