Anche i top club mondiali, ormai, non sono al riparo dai casi di mercato (vedi Neymar) e dalle polemiche interne. In casa Bayern Monaco, ad esempio, sta scoppiando il 'bubbone' Lewandowski dopo le dichiarazioni di due giorni fa dell'attaccante polacco: "Il Bayern non ha mai pagato un giocatore più di 40 milioni di euro. Nel calcio di oggi è ormai una cifra nella media, molto distante dal top. Se vuoi lottare ad alti livelli, hai bisogno di giocatori di qualità" la sua frecciata velenosa nei confronti del club, che non l'ha presa benissimo.
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L'amministratore delegato dei bavaresi Rummenigge ha infatti commentato oggi alla Bild: "Non è la prima volta che Lewandowski parla a sproposito della società o della squadra. Il suo agente Barthel è spesso il regista occulto di queste critiche. Non credo però che Robert abbia tutto questo potere, il suo contratto scade nel 2021 senza clausole d’uscita. Chi critica pubblicamente l’allenatore, la società o i compagni se la dovrà vedere con me personalmente. Ho letto anche che si è lamentato della tournée asiatica che abbiamo fatto. Il suo presunto club dei sogni, il Real Madrid, è stato in viaggio il doppio dei giorni rispetto a noi".
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