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Di Livio e Vierchowod su Paulo Sousa: “E’ sempre stato un numero uno”

Le parole dei due ex viola durante una partita del Club Italia in Cecenia

Redazione VN

La Nazione riporta alcune battute di Angelo Di Livio su Paulo Sousa, suo compagno ai tempi della Juve:

Era davvero così forte?

«Di sicuro, un tipo dalla grande personalità. Silenzioso e intelligente da spogliatoio, ma anche pronto alla battuta, simpatico. Voleva sempre la palla fra i piedi, ma non la teneva molto, con la sua capacità di vedere il gioco faceva muovere tutta la squadra».

Avevi capito che sarebbe diventato un allenatore importante?

«Non è una frase fatta ma lo era già quando giocava. Lo vedi quando ci sono giocatori che hanno qualcosa in più dal punto di vista tattico».

L’occasione per una rimpatriata fra ex viola è una partita del Club Italia, la nazionale degli ex campioni azzurri, che ha sfidato la Cecenia a Grozny per un’occasione speciale: il compleanno di Putin. La partita, seguita da 30mila spettatori, con l’organizzazione di Nicola Stagi e Nicoletta Capurro segretaria del Club Italia, è stata un grande evento. Anche Pietro Vierchowod parla di Sousa giocatore e ricorda il trionfo contro l’Ajax nella finale del 1996. «La cosa strana è che di solito i centrocampisti la palla la vogliono sui piedi dai difensori, Sousa invece veniva incontro a me e mi diceva lasciala, non ti preoccupare, la prendo io, fermati a difendere. Macinava chilometri e chilometri facendosi trovare sempre nel posto giusto».