Le priorità del nuovo quadriennio con Carlo Tavecchio alla guida della Figc sono "la crescita, lo sviluppo. Serviranno investimenti, non solo legati all'impiantistica, e riservare sempre maggiori attenzioni alle Nazionali e al settore giovanile. Penso allo sviluppo dei centri federali territoriali e alle progettualita' a lungo termine". Sono le parole del direttore generale della Federcalcio, Michele Uva, ospite questa mattina della trasmissione "Pezzi da 90" sull'emittente umbra Radio Onda Libera. "C'e' arretratezza, scontiamo il fatto di essere molto indietro rispetto alle altre realta' europee che vanno molto piu' forte. Bisogna chiudere il capitolo delle liti, le discussioni e le questioni politiche per concentrarsi sullo sviluppo", aggiunge Uva, che sulla questione stadi sottolinea: "non e' tanto una questione di proprietà, l'importante e' fare gli stadi nuovi perche' siamo rimasti fermi con impianti vecchi, scoperti. E' positivo vedere come si stanno muovendo la Roma, la Fiorentina, l'Empoli e il Bologna. Direi che registriamo un importante punto di partenza agevolato dalla legge sull'impiantistica del 2013 che in Italia non c'era. La strada e' ancora lunga, tenendo conto che siamo 10-15 anni indietro rispetto alla Germania e vent'anni rispetto all'Inghilterra. Dobbiamo recuperare la grossa distanza con le altre grandi nazioni. Oggi in Italia ci sono 8 stadi classificati in categoria 4 rispetto ai 32 impianti della Germania. Abbiamo tempo fino al 2020 per adeguarci con i profili della classificazione a livello di Serie A, B e Lega Pro".
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"E' positivo vedere come si stanno muovendo la Roma, la Fiorentina, l'Empoli e il Bologna"
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