Fine, game over. La Fiorentina più ingenua della stagione termina a San Siro la sua corsa per l'Europa che verrà. Giocatori (alcuni) ai limiti del presentabile, scelte tattiche discutibile e una congenita tendenza alla vulnerabilità, contro chiunque ed in qualsiasi momento. Mettiamoci tutto nel calderone di ieri sera. Tutta colpa di Sousa? A giudicare dalle reazioni "social" a caldo, per molti la risposta è affermativa.
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Cinquanta sfumature di responsabilità
La colpa per la sconfitta contro il Milan è tutta di Sousa? A giudicare dalle reazioni "social" a caldo, per molti la risposta è "sì"...
Eppure c'è da chiedersi se effettivamente sia così, visto che molte delle fragilità palesate contro il Milan rientrano tra le grandi costanti di questa stagione. Prendiamo la difesa ad esempio: cambiano gli interpreti ma il risultato non cambia. Il che non significa esimere l'allenatore da ogni responsabilità, ma andare oltre la mera ricerca di un capro espiatorio e ricordarsi delle carenze strutturali di questa rosa, per buona parte a fine ciclo (tecnico compreso). Un deficit tecnico ed emosionale. Davvero Tomovic, Milic e Maxi Olivera avrebbero fatto meglio di Sanchez e Salcedo? Beato chi ha delle certezze in proposito, ma alla luce di quanto visto in questa stagione è lecito concedere il beneficio del dubbio.
Al di là di questo, resta un grande, enorme punto interrogativo su tante altre criticità viste a San Siro: dalla scelta scellerata di puntare per più di 3/4 di gara su Ilicic e Cristoforo, ai pochi minuti concessi ad un Saponara che per stessa ammissione di Sousa versa al 100% della condizione fisica. Ed in questa catartica (speriamo) distribuzione degli errori, giovedì arriva il 'Gladbach. All in sulla coppa, quindi, nella speranza di poter ancora dare un senso a questi ultimi mesi di stagione.
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