Baba-sta tentennamenti, è l’ora delle decisioni. E la media-gol continua a salire…

Una rete a partita. Basterebbe questo dato riferito alla stagione in corso per rendere bene l'idea sull'annoso paradosso di Khouma Babacar, decisivo anche contro la Samp – nonostante i problemi accusati nel pre gara (LEGGI) – con un gol ed un rigore procurato. Bomber ma anche grande incognita, legato a doppio filo al colore viola e alla città ma allo stesso tempo con poco più di un anno e mezzo di contratto con la Fiorentina. I soliti clichés, sì, ma sempre più confortati dai fatti. E dai progressi, quelli mostrati dal giocatore quando, ad esempio, è chiamato a sacrificarsi per la squadra.

"Sì, ma è scostante", "Sì, ma preferisco Simeone. E poi mica vorrai far sedere in panchina 18 milioni di euro?!". Obiezioni legittime, tutte da mettere sull'altro piatto della bilancia, quello dei 'contro'. Perché il tempo delle non decisioni su Babacar sta finendo. E dev'essere lui il primo a prenderne di importanti su se stesso, sul suo futuro. Se davvero la sua idea fosse quella di arrivare allo svincolo, quanto sarebbe conveniente per lui e per la Fiorentina arrivare fino al 2019 in questa situazione? Se così non fosse, invece, quanto senso avrebbe per la società viola continuare a tenere in rosa un giocatore che guadagna 1,5 mln a stagione, senza puntarci fino in fondo? Domande che si ripropongono ormai da troppo tempo, alle quali forse è arrivato il momento di dare delle risposte.

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