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Play Off CL – La Roma conferma la tradizione negativa delle squadre italiane

Solo 2 volte (con Fiorentina e Milan) in 8 occasioni le squadre italiane sono riuscite a superare il turno dei play off in Champions League. La sconfitta della Roma accentua la crisi del calcio italiano

Roberto Vinciguerra

La debacle della Roma ha confermato la "maledizione" delle squadre italiane al play off di Champions League.

Da quando è stata adottata questa formula (2009-10), stagione in cui la Fiorentina riuscì a qualificarsi per la fase finale di Champions League, abbiamo assistito ad una serie di eliminazioni successive delle squadre italiane, le quali hanno inciso molto negativamente sul Ranking UEFA azzurro.

Nel 2010 la Sampdoria venne eliminata dal Werder Brema, l'anno successivo l'Udinese venne eliminato dall'Arsenal. L'Udinese venne estromessa dalla fase finale della Champions League anche nel 2012, ad opera dello Sporting Braga, mentre nel 2013 il Milan riuscì a qualificarsi superando il PSV (ultima volta in cui una squadra italiana ha superato il play off di CL).

Nel 2014 fu il turno del Napoli, eliminato dall'Atletico Bilbao, mentre l'anno scorso la Lazio, nonostante il successo nella gara d'andata, venne estromessa dal Bayer Leverkusen.

Il bilancio, quindi, è decisamente negativo, oltre che desolante: solo 2 volte in 8 casi le squadre italiane sono riuscite a superare il play off di Champions League.

In ottica Ranking UEFA, considerato anche il fatto che il Manchester City ha praticamente ipotecato il passaggio del turno, l'eliminazione della Roma alla fase finale di Champions League potrebbe pregiudicare le tenui speranze per l'Italia di raggiungere il terzo posto nel Ranking UEFA entro la fine di questa stagione.

I successi del Porto e del Monaco, unitamente all'eventuale risultato positivo del Rostov, rappresentano per l'Italia, in prospettiva futura, anche un potenziale problema nella gestione del quarto posto continentale.

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