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Quel ‘derby’ di questa estate fra Paulo ed Eusebio…

Il profilo internazionale spinse Della Valle a scegliere Sousa tra i due candidati alla successione di Montella

Redazione VN

Non ci sono dubbi, i fratelli Della Valle negli ultimi anni con gli allenatori hanno sbagliato poco, quasi niente. Magari gli addii non sono mai stati così lievi, ma le scelte si sono rilevate azzeccate. Dopo l’esperienza «traumatica» del primo anno di A con il rischio retrocessione e pure la coda velenosa di Calciopoli, i fratelli Tod’s hanno ingaggiato prima Cesare Prandelli, poi Mihajlovic che il primo anno se la cavò, anche se poi finì nel tritacarne finale. Nuovo step e arrivo di Montella. Anni da Champions o, al peggio, Europa League. Poi il caos per la rottura con l'aeroplanino.

Fino al... derby di questa estate fra Di Francesco e Sousa. Un'estate sulla bilancia viola. Incertezza fino a quando ha prevalso l’identikit internazionale del portoghese. Già, perché Di Francesco piaceva, uno che sapeva lottare e... fare omelette con le uova che gli venivano messe a disposizione. Uno tosto e giovane. Che come Sousa era allenatore anche quando giocava, esattamente l’opposto di chi resta giocatore anche dopo anni che allena. E il derby si ripresenta oggi, quando entrambi stanno dimostrando ancora una volta che i Della Valle con gli allenatori sbagliano poco.

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L'articolo integrale di Alessandro Rialti in edicola con Il Corriere dello Sport-Stadio