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Pioggia e falli, ma i piedi magici di Kalinic & C. riportano il sorriso

L'attaccante croato lavora tanto per la squadra e in area è un bel rompiscatole. Difficile farne a meno

Redazione VN

Due gol, tre punti. Tutto qui - scrive La Repubblica -. E il resto questa volta non conta. Davvero. Poco importa se la Fiorentina non ha giocato bene, se le sue idee non hanno affascinato, serviva una vittoria e la vittoria è arrivata. Insieme alla terza partita da titolare di Giuseppe Rossi. Pepito sta ancora cercando la forma migliore, ma un passo avanti c’è stato. Piccoli segnali (come l’assist a Kalinic), ma importantissimi. Il resto viaggia sotto traccia in una partita affannata e faticosa, che però ha dato alla Fiorentina i tre punti che servivano per non perdere contatto dal gruppetto che sta in testa alla classifica.

Mai visto Sousa così arrabbiato, comunque. Per tutta la partita il tecnico ha richiamato i suoi giocatori, nessuno escluso, ha allargato le braccia sconsolato, ha cercato di raddrizzare la Fiorentina, che malgrado il vantaggio ha concesso troppo campo al Verona. E poi, forse per la prima volta, ha dato segni di squilibrio tattico, di poca attenzione nelle varie situazioni di gioco. E dire che dopo nemmeno mezz’ora la partita aveva preso la direzione giusta. Sulla respinta di Gollini la palla è rimbalzata su Marquez ed è finita in rete. Il vantaggio ha dato un po’ di respiro alla squadra viola, che però ha faticato a trovare la sua dimensione. Meno bella rispetto a Napoli e Roma, e meno padrona del campo. Ha fatto possesso, questo sì, ma non sempre ha trovato le soluzioni giuste. Campo pesante e Verona tutto chiuso, però non basta questo a spiegare le difficoltà della Fiorentina e le urla di Sousa che non si è mai seduto in panchina. Nemmeno una volta.

Il resto si conosce già. Quello che continua a stupire è la duttilità tattica e l’abnegazione di Kalinic, centravanti tuttofare e a tutto campo. Lavora tanto per la squadra e in area è un bel rompiscatole. Suo il primo tiro in porta, al 23’. E c’era sempre lui a disturbare Marquez sull’autogol del vantaggio. Poi, nel secondo tempo (12’) è arrivato il gol del 2-0, la sua sesta rete in campionato. In questo momento è difficile farne a meno. E domenica col Frosinone servono altri tre punti.