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Missione Tatarusanu: para poco, ma incide. E la Fiorentina è lassù

L'articolo della Gazzetta sul portiere della Fiorentina

Redazione VN

Se la Fiorentina è prima in classifica è anche merito delle sue parate. Poche ma quasi sempre decisive. Lo dicono i numeri, che certificano un inizio di stagione dei viola veramente straordinario. Fino ad oggi il romeno ha infatti subito solo 8 gol (tre nella sconfitta di Torino), mantenendo la porta della Fiorentina inviolata per 7 partite. Ma non solo. Perché per «Tata» la missione è ancora più ardua, come racconta un ritornello, ad hoc per la sua situazione: «Il portiere è un campione quando fa una parata a partita e salva il risultato». Perfetta per lui, quindi, come confermano anche i guanti del portiere a fine partita. Spesso puliti e poco utilizzati. Merito soprattutto dei suoi compagni, che tengono gli avversari ben lontani dall’area di rigore. Per questo il dato sulle parate effettuate è veramente sorprendente. Soltanto 17 su 1.061 minuti giocati. Alcune decisive, intervallate da un urlaccio e un po’ di stretching. L’ultima proprio domenica scorsa contro la Sampdoria, quando il fuoco-amico Roncaglia stava per rovinargli la serata. Ed è in quel momento che Tatarusanu ha messo in pratica quel ritornello sui portieri, con un riflesso sul tiro di Eder. Una parata che ha dimostrato ancora un volta il motivo della scelta di Paulo Sousa, nonostante l’arrivo in estate di un altro numero uno di alto livello come l’ex empolese Sepe, guardiano dei viola in Europa League.

TATA STORY E per Ciprian avere quella conferma direttamente dall’allenatore è stata una novità. Nella forma, soprattutto. Perché spesso per la maglia da titolare ha lottato più del dovuto. Fin da piccolo, quando però sperava di poter indossare la numero 9 e diventare un goleador. Poi un provino tra i portieri durante un campo estivo cambiò per sempre il suo sogno. Diventato in poco tempo quello di difendere la porta della sua nazionale. Ma anche a Firenze, dal suo arrivo da svincolato nel giugno 2014, i colpi di scena non sono mancati. Il primo ad un’ora dal fischio di inizio di Parma-Fiorentina (5-1-2015), quando Montella decise di lasciare Neto in panchina dopo il rifiuto di prolungare il contratto con i viola. E da quel «Tata oggi tocca a te» il posto sembrava ormai conquistato. Sembrava, appunto. Perché due mesi dopo un problema alla schiena cambiò tutto. Dentro ancora il «traditore» Neto fino alla fine, nonostante la guarigione di Tatarusanu. che aspettava il suo momento. Muro viola. Ma oggi a Firenze Tatarusanu va alla grande. In Serie A, infatti, il rumeno si piazza secondo dietro ad Handanovic, con una fantamedia (fonte Magic) di 5,63 contro 5,67 dell’interista. E poi c’è la nazionale. La Romania, infatti, ha subito solo due gol nelle qualificazioni all’Europeo 2016 (conquistato come seconda del girone F), e proprio il viola è stato il portiere meno battuto tra le 53 squadre.

La Gazzetta dello Sport