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Le accuse di Carobbio ancora senza conferme

La prima sponda va a vuoto. La Procura Figc è in cerca di riscontri sull’attendibilità di Filippo Carobbio, il pentito che ha messo nei guai Antonio Conte spifferando della riunione …

Redazione VN

La prima sponda va a vuoto. La Procura Figc è in cerca di riscontri sull'attendibilità di Filippo Carobbio, il pentito che ha messo nei guai Antonio Conte spifferando della riunione tecnica pre Novara-Siena e del presunto pari combinato dai toscani con l'AlbinoLeffe. Ieri, però, di riscontri nemmeno l'ombra. Era il turno di Ferdinando Coppola, l'ex portiere del Siena descritto da Carobbio come un uomo «sconvolto» dalla richiesta del presidente Massimo Mezzaroma di giocare a perdere col Varese. Carobbio aveva raccontato tutto, prima alla giustizia ordinaria e poi, martedì, a quella sportiva infarcendo la sua versione di dettagli e particolari. L'episodio, le circostanze, i colpevoli e l'atmosfera che si respirava, citando atri due ex compagni del Siena, Larrondo e Sestu, non a caso inseriti ieri nel calendario delle audizioni (domani, insieme a Conte).

La partita col Varese è un crocevia fondamentale per la responsabilità diretta del Siena, ma gli uomini di Palazzi cercavano anche elementi che potessero dare ulteriore forza a tutte le rivelazioni del pentito. Tutte, quelle su Conte comprese. Però Coppola ieri ha negato tutto, nessuno scricchiolio o incertezza sull'episodio in questione nell'ora e un quarto di audizione. Nessuna combine fu proposta in Siena-Varese, così come nessun patto di non belligeranza fu richiesto da Conte alla squadra nella riunione tecnica tenuta poco prima di Novara-Siena. Le conferme, semmai, sono arrivate su quanto già messo per iscritto l'8 marzo nella prima puntata dell'interrogatorio in Figc dell'ex portiere del Siena che conquistò la A. E cioè il quadro di un allenatore che voleva solo vincere e chiedeva ai suoi di avere la stessa fame. Le posizioni di Mezzaroma sembrano essere oggi più solide, o, comunque, sembrano per niente indebolite dal controllo incrociato che i federali hanno provato a fare chiamando Coppola di nuovo. Al momento le circostanze raccontate da Carobbio non trovano appiglio su altre testimonianze se non quelle dei giocatori dell'AlbinoLeffe, che hanno detto sì di essersi incontrati prima del match col Siena, ma che non hanno mai citato né Conte né il presidente del club toscano.

Oggi è il giorno di Massimo Mezzaroma in Procura Figc, su di lui convergono le accuse di Gervasoni e Carobbio. Sarà l'antipasto di domani, quando alle 15 in via Po sarà scattata l'ora di Antonio Conte.

Corriere della Sera