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La grande voglia di Ilicic: riprendersi la Fiorentina

Dalla delusione europea con la Slovenia ai pochi minuti in viola. L’attaccante pronto a chiudere il periodo-no e tornare protagonista. L'articolo de La Gazzetta

Redazione VN

Mentre molti compagni provano a togliersi scorie mentali e fatiche fisiche, lui va di antiruggine. Perché Josip Ilicic - scrive Giovanni Sardelli su La Gazzetta Sportiva - è l’uomo più riposato del mondo. Non per colpa sua, e nemmeno per scelta esclusivamente di Sousa. C’è di tutto dietro al novembre a basso uso dello sloveno, che domani contro il Sassuolo partirà dal primo minuto. Accompagnato dalla voglia accumulata nelle ultime settimane.

COL C.T., COSI’ COSI’ Dallo scorso 8 novembre, con gli 82 minuti giocati contro la Samp (gol e assist), è successo di tutto. Prima la parentesi in Nazionale, accompagnata da un carico di amarezze personali e collettive. La sua Slovenia ha perso il playoff con l’Ucraina bucando il pass per l’Europeo: niente Francia quindi per Ilicic e compagni. Con il viola in campo un’oretta nella gara di andata e poco più di venti minuti in quella di ritorno. Del resto l’amore con il selezionatore Katanec non è mai esploso. E non solo per un rapporto presenze/gol particolarmente negativo: solo due i centri (contro Cipro e San Marino) da quando Ilicic difende i colori della propria Nazione. Sperava, Josip, di mangiarsi il campo appena tornato a Firenze. Si sbagliava.

COLPA DI FACUNDO E di grosso. La prima partita dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, una settimana fa, ha visto Paulo Sousa puntare su altri. Non per sfiducia, anzi, ma per motivazioni opposte. La decisiva sfida di Basilea programmata quattro giorni più tardi richiedeva la massima forma dei titolarissimi. Contro l’Empoli quindi, soltanto panca per lo sloveno. Risparmiato e coccolato, tirato a lucido in vista dell’Europa League. Manifestazione non prioritaria rispetto alla voglia di campionato per la società ma assolutamente vitale per tecnico e squadra. Nella notte svizzera doveva brillare la luce di Josip. E così pareva. Solo lo slovacco Kruzliak, arbitro dell’incontro, non ha visto il rigore provocato dopo due minuti dallo stesso Ilicic. Il gol di Bernardeschi ha messo il match in discesa prima che l’assurda gomitata di Roncaglia ad Embolo rovesciasse la partita. Rosso all’argentino e guai per lo sloveno. Considerato che proprio lui, appena passata la mezz’ora, ha dovuto fare spazio all’ingresso di Tomovic.

COME A POZNAN Una maxi beffa facile da capire e difficile da digerire. Ed ancora poco campo e pochi minuti per le sue giocate. Domani, spera Ilicic, la musica è destinata a cambiare. Magari, sogna Ilicic, grazie anche al primo gol su azione di questo campionato. Di reti lo sloveno ne ha segnate 4, tutte su calcio di rigore. La cosa gli è invece riuscita in Europa, nella magic night di Poznan, con la doppietta (un calcio di punizione e un delizioso pallonetto) decisiva per battere il Lech. Se invece con il Sassuolo non dovesse andare bene, la prima scusa da depennare sarebbe la stanchezza. Nella fredda serata di Reggio Emilia il fresco Ilicic cerca gioie. E minuti.