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Chiesa: il suo sorriso è lo spot del nuovo corso viola

Il Napoli lo desidera, ma lui è troppo legato alla Fiorentina. Oggi i primi allenamenti a Moena

Redazione VN

"Il libro viola perde qualche foto patinata - Gonzalo, Ilicic e Borja, presto Bernardeschi e forse Kalinic - in pratica una spaginatura completa, ma c’è il sorriso di Federico Chiesa che - scrive La Nazione - schizza in copertina: il giocatore immagine è nato nel 1997, molte responsabilità sono già sulle sue spalle e altre ne arriveranno da oggi, il giorno dopo l’arrivo nel ritiro a Moena. Pochi come lui hanno salito le scale del calcio con una velocità così spaziale, dalla Primavera alla Nazionale in 10 mesi, e in questo clima di sospettosa attesa Chiesino è il residuo testimonial di un sentimento che resiste, nonostante tutto.

"Raffiche di elogi gli sono piovute addosso, un fuoco incrociato di miele con serenate quasi porno (innamoratissimo di lui De Laurentiis) e complimenti da tutti gli allenatori delle nazionali azzurre. Chiesa è la risposta alla fuga annunciata di Berna, che poi chiamare fuga è sbagliato: il salto di qualità da Carrara a Torino - via Firenze - era probabilmente un’aspirazione coltivata nella categoria delle ambizioni feroci e segrete, sempre nascoste nel parcheggio viola, fino all’intervista liberatoria: «A chi non piacerebbe giocare nella Juve?».

"Perfino legittimo Berna, sebbene un poco stonato alla luce delle dichiarazioni a proposito dell’amatissima maglia viola e la volontà di indossarla a vita. Ma si sa, le bandiere nel calcio sventolano ormai solo sotto forma di spot personale per una fedeltà perenne-solo-temporanea. Chiesa arriva in ritiro sapendo che molto ci si aspetta da lui, perché la serietà della ripartenza può essere letta anche sul suo giovane volto da post adolescente. Il fatto che non sopporti i tatuaggi _ mentre moltissimi se ne è fatti pitturare addosso un noto quasi ex compagno in partenza verso il Piemonte _ non lo colloca automaticamente nella categoria degli infallibili, per quanto riguarda le promesse, ma Chiesino ora rappresenta molto in termini di credibilità generale e molto la Fiorentina gli deve in termini di consenso.