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Tormentone a lieto fine. Laurini, il terzino destro di Pioli

"O che si piglia uno retrocesso con l'Empoli?". Il tormentone, quando è arrivato Laurini alla Fiorentina, era più o meno questo...

Stefano Rossi

Ordinato, preciso e soprattutto concentrato. Per novanta minuti. Non serviva poi molto alla Fiorentina per cancellare le lacune sulla corsia di destra in difesa. Il nome di Vincent Laurini ha fatto storcere diverse bocche quando è arrivato a Firenze. "O che si piglia uno retrocesso con l'Empoli?". Il tormentone, con diverse varianti espressive, era più o meno questo. Stesso discorso su Biraghi, ma questa volta ci concentriamo solo su Vincent. Il terzino destro francese con origini di Gubbio. Sì, altro grazioso luogo che ha sempre generato chiacchiericcio.

Contro il Torino Laurini ha disputato l'ennesima buona prestazione. Forse è giusto anche usare un superlativo e definirla buonissima. Attento sull'avversario in fase di copertura, capace di tenere la linea con i compagni di squadra e pulito negli interventi. A tratti anche propositivo sulla fascia. Una sorta di surplus visto che, nel giorno della presentazione in viola, fu proprio lui a dire di preferire la fase difensiva. Per spingere sulla fascia, lo ha confermato anche ieri nei fatti, c'è Gaspar.

Vincent ha trovato un maestro in Maurizio Sarri ai tempi dell'Empoli. Qualche guaio fisico di troppo ha fermato la sua crescita ma oggi, a ventotto anni, si trova nel posto giusto al momento giusto. Al suo fianco una coppia come quella formata da Pezzella e Astori che sembra funzionare. E Laurini ad oggi è diventato il titolare della corsia di destra. A volte basta poco per trasformare i mugugni in piacevoli applausi.