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PAGELLE VN – Veretout lotta e segna, la difesa regge. E Babacar è un enigma

I nostri voti ai giocatori della Fiorentina dopo la vittoria contro la Sampdoria: in ombra Saponara e i neoentrati Simeone ed Eysseric

Simone Torricini

DRAGOWSKI 6 - Il primo pallone che tocca, al 20', si traduce in un rinvio spedito in fallo laterale. Incolpevole in occasione del gol di Barreto, poi nella ripresa salva su Ramirez. Traversa e palo gli evitano il secondo gol al passivo, che arriva al 77' su un calcio di rigore di cui, peraltro, aveva intuito l'angolazione.

BRUNO GASPAR 6 - È meno presente del solito quando si tratta di supportare la fase offensiva. Dietro si limita al compitino, sbagliando poco e nulla.

PEZZELLA 6,5 - Pronti via e fa scorrere un brivido agghiacciante lungo la schiena degli ottomila presenti. Si riprende con il passare dei minuti e al 32' sfiora il gol del raddoppio con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Se Caprari non crea pericoli all'argentino va gran parte del merito.

ASTORI 6,5 - Dalle sue parti agisce Zapata, che in quanto a forza e velocità lo surclassa di gran lunga. Lui lo controlla e lo rende innocuo per tutto il primo tempo. Sfortunato in occasione del pareggio della Samp: è lui a salire in ritardo e a tenere in gioco Barreto. Nel secondo tempo si fa vedere nell'area blucerchiata con un colpo di testa apparentemente insidioso, ma su cui Puggioni interviene senza difficoltà. Netto il fallo su Ramirez che costa ai viola il calcio di rigore, poi trasformato da Ramirez.

BIRAGHI 6 - Come Gaspar tende a rimanere piuttosto bloccato sulla sua fascia di competenza. Sul suo lato gioca Barreto, che gli crea qualche grattacampo durante il primo tempo. Sostituito al 72'. VITOR HUGO 6 - Entra e va ad occupare la stessa casella di Biraghi, ma tende ad accentrarsi a formare una simil-difesa a tre. Il suo colpo di testa rappresenta l'occasione pià pericolosa per i viola dal 2-2 in poi.

SANCHEZ 6 - Non fa cose eccelse e la sua presenza resta perlopiù marginale quando la squadra risale il campo, ma contribuisce con personalità ad amministrare il gioco nella metà campo difensiva. Nel complesso la sua è una partita pulita e ordinata.

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BENASSI 5,5 - Fatica a trovare la posizione e i compagni per tutto il primo tempo (appena 13 palloni toccati nei primi 45'). Mette impegno in fase difensiva e nella schermatura delle linee di passaggio avversarie, ma mancano i suoi inserimenti dalla trequarti in su. Cresce nella ripresa quando la squadra alza il baricentro, ma senza convincere a pieno.

VERETOUT 8 - Inizia giocando una gara leggermente più al risparmio rispetto alla prestazione magistrale offerta a Napoli, ma il suo contributo non manca mai quando necessario e, come se non bastasse, cresce alla distanza. Ha il merito di assumersi la responsabilità del rigore, realizzandolo con freddezza e portando i suoi in vantaggio per la seconda volta. Il recupero all'85' ai danni di Ramirez la dice lunga sulla sua generosità. Poi segna anche il secondo rigore, e l'umore di Firenze s'impenna. Proprio come il suo voto.

CHIESA 6,5 - Pioli gli dà licenza di spaziare su tutto il fronte offensivo, e lui lo fa con personalità soprattutto nel primo tempo. Alla mezz'ora è suo lo spunto che fa tremare la difesa della Samp: brucia Sala e si incunea in area, ma il mancino finisce alto. Si muove molto come al solito, detta più e più volte linee di passaggio ai centrocampisti, ma fatica ad incidere con l'efficacia dei giorni migliori. Nel finale cede alla stanchezza, ma la sua resta comunque una prova più che sufficiente.

BABACAR 7 - Gli bastano novanta secondi per lasciare il segno, ma da lì in poi se ne perdono le tracce per tutta la prima frazione: Pioli lo punzecchia continuamente («stai concentrato, partecipa di più»), lui non dà segni di reazione. Nel secondo tempo non cambia approccio e si procura il calcio di rigore che vale il 2-1, poi prende un colpo e viene sostituito al 65'. Enigmatico, ma i numeri gli danno ragione. SIMEONE 5,5 - Poco meno di una mezz'ora in cui non fa mancare la solita corsa, pur apparendo più spento del solito. Di concreto crea poco, ma va detto che chi lo dovrebbe supportare non è d'aiuto.

SAPONARA 5,5 - Parte con grandi motivazioni, è acceso e dialoga in confidenza con tutti i compagni incarnando in maniera ideale il ruolo del trequartista: crea spazi, offre appoggi, si inserisce. Poi cala nella seconda parte del primo tempo, e resta poco più che anonimo per tutto il resto della gara. Pioli lo richiama in panchina al 79', anche in virtù di una condizione atletica che non è ancora delle migliori. EYSSERIC SV - I quindici minuti che gli vengono concessi non gli bastano per mettersi in mostra.

PIOLI 6,5 - Dà fiducia dal primo minuto a Sanchez, Saponara e Babacar, e viene premiato da tre prestazioni mediamente più che sufficienti. Il cambio tra Biraghi e Hugo lascia qualche perplessità, ma nel complesso la sua gestione sembra funzionare.