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Godot è un nuovo giocatore della Fiorentina

Come Vladimiro e Estragone nella famosa opera teatrale di Samuel Beckett, la Fiorentina resta in attesa. Nella speranza che Pasalic, Pjaca, ma anche l'Europa non siano come il signor Godot

Stefano Fantoni

Attesa. Non c'è altra parola che possa rappresentare al meglio l'inizio della nuova stagione della Fiorentina. Attesa per l'esito del ricorso del Milan al Tas di Losanna: sarà Europa League oppure no? Chissà, intanto fra quindici giorni teoricamente i viola dovrebbero scendere in campo a Sarajevo o Erevan nell'andata del terzo turno preliminare, ma in pratica si avranno certezze solo tra otto giorni. Forse.

Attesa sul mercato, con l'inedito filone di telenovelas croate. Attori protagonisti: Mario Pasalic e Marko Pjaca. Si sussurra che con entrambi ci sia l'accordo da tempo, complice il solido rapporto con l'agente Naletilic. E allora perché non si chiude? Perché da una parte il Chelsea deve risolvere la questione allenatore (riflessione a latere: Pasalic è un esubero del Chelsea, sia con Conte che con Sarri, quindi non si capisce perché queste trattative siano legate a doppio filo), dall'altra la Croazia terminare il Mondiale. Questione di giorni, di 24, 48 o 72 ore. Nei fatti nessuno dei due si è ancora visto a Careggi per le visite mediche. E allora andiamo avanti.

Attesa per Stefano Pioli, che in ritiro sperava di avere a disposizione una rosa quanto più completa possibile. E invece finora sono arrivati solo un chiacchierato baby fenomeno tra i pali e un difensore mancino che nel curriculum può giusto vantare di essere cresciuto nella stessa squadra di Skriniar. Poi tanti, tantissimi giovani di belle speranze. Davvero troppo poco, per poter lavorare concretamente su un undici titolare che, ad oggi, manca di tre pedine fondamentali (terzino destro, nuovo Badelj, esterno offensivo).

«E che facciamo, ora che siamo contenti? Aspettiamo...». Che il Chelsea dia il via libera per Pasalic. Che la Croazia finisca il Mondiale. Che Sporting e Slavia abbassino le pretese per Battaglia e Soucek. Che il Tas decida sulle sorti del Milan. Che la Fiorentina si muova sul mercato, rapidamente, senza chiacchiere e con idee chiare.

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