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Futura bandiera, ma utilizzato col contagocce. Con lo Slovan tocca a Chiesa?

Sousa ha parlato bene di Chiesa alla vigilia della gara col Qarabag, ma fin qui l'ha utilizzato poco. Contro lo Slovan potrebbe schierarlo titolare al posto di Bernardeschi o Tello

Stefano Niccoli

"Sarà una bandiera". Paulo Sousa parlava così di Federico Chiesa lo scorso 28 settembre, alla vigilia della gara di Europa League contro il Qarabag. Parole dolci, dolcissime quelle del tecnico portoghese. Un'investitura pesante e importante, segno che l'allenatore gigliato crede eccome nelle qualità del giovane classe 1997. Fin qui, però, alle dichiarazioni sono seguiti solo parzialmente i fatti. La stagione del figlio d'arte era cominciata col botto, con l'esordio nella bolgia dello Juventus Stadium. Contro i bianconeri metà match di corsa, sacrificio e qualità: tre ingredienti che hanno scongiurato il rischio di un "Brillante bis". Dopo le panchine con Chievo e Roma, Sousa l'ha ributtato nella mischia alla Dacia Arena contro l'Udinese, ma solo per dodici minuti. Uno in meno, invece, mercoledì scorso con il Crotone. Nonostante il poco tempo a disposizione e il campo pesante, anche contro la formazione calabrese il buon Federico ha mostrato buone cose.

La sensazione è che il ragazzo si farà. Se lo augurano i tifosi, la società e papà Enrico. E' chiaro che l'unico modo per crescere e migliorarsi è giocare con continuità. Contro lo Slovan Liberec, Paulo Sousa potrebbe fare un po' di turnover in vista della delicata partita di domenica con la Sampdoria in campionato e quindi non è da escludere che giovedì Chiesa possa cominciare dal primo minuto per rimpiazzare Bernardeschi o Tello.Le ultime notizie di campo vanno proprio in questa direzione. La curiosità di vederlo nuovamente all'opera è tanta e a Fede la voglia di dimostrare quanto vale non manca di certo.