Sousa, dalla Terra di Nessuno, è chiamato a rilanciare la Fiorentina

Un clima freddo, rigido e surreale. Questo è l'ambiente Fiorentina a poche ore dalla sfida di Coppa Italia contro il Chievo: dal calciomercato immobile in entrata, alle nuove dichiarazioni di Paulo Sousa in conferenza stampa alla vigilia del match odierno, passando per i poco più di 5 mila tagliandi venduti (giustificati dall'orario inclemente per i lavoratori) che cercheranno di scaldare l'Artemio Franchi alle 17:30.

La Coppa Italia e l'Europa League, le uniche competizioni che possono regalare un sussulto ad una stagione attualmente mediocre, stuzzicano l'orgoglio di un allenatore sempre più solo nella 'Terra di Nessuno', in mezzo a due fuochi: la società e la Città. Anche per questo motivo gli undici che scenderanno in campo saranno per lo più titolari, infortuni permettendo, per non perdere l'occasione di approdare ai Quarti di Finale dove già ad aspettare al San Paolo c'è il Napoli di Sarri.

L'ambiente, non essendo ancora del tutto congelato per merito del ritorno di Giancarlo Antognoni in società, ha un'ultima occasione per rilanciarsi. In questa settimana, con l'inizio del percorso nella Coppa nazionale e la sfida in notturna contro la Juventus di domenica, Sousa e la squadra sono chiamati a dimostrare una volta per tutte che la Fiorentina è ancora viva e che può emozionare nuovamente, come del resto ha fatto poco più di un anno fa.