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Sondaggio VN: come ne esce la società e cosa proponiamo per la Fiorentina

Alternative valide non ce ne sono all'orizzonte, ma il vivacchiare non è da Della Valle e non è da Fiorentina

Saverio Pestuggia

Ieri abbiamo pubblicato un sondaggio per verificare l'umore del popolo viola dopo le parole di Andrea Della Valle e le contestazioni avvenute in settimana con un paio di striscioni e oralmente a Reggio a fine gara. Ovviamente non vogliamo avere in mano la volontà dei tifosi della Fiorentina, ma vorrei a mente serena commentare quanto voi lettori avete votato e poi ampiamente commentato.

Parto dal numero dei votanti, quasi 3500, che rappresenta un buon campione ma non verificabile statisticamente. Quindi prendiamo il tutto come un sentiment dei lettori di Violanews che ha dato dei risultati chiari e se vogliamo dirla tutta anche sorprendenti. Il 48% dei votanti si è detto d'accordo in tutto e per tutto con Andrea Della Valle e l'operato della società. Sorprendente perché un'annata come quella che sta per finire io la definisco insufficiente e quindi qualcosa da rivedere nell'operato di società, tecnici e giocatori a mio avviso ci deve essere.

Io, tanto per giocare a carte scoperte, ho votato per l'opzione mediana, quella che prevedeva critiche ma non violente e becere perché vestendo i panni del tifoso vorrei vedere la mia Fiorentina sempre in alto e non mi accontento di vivacchiare a centro classifica. I soldi non li metto io, ma i Della Valle e quindi giudico il loro operato e quest'anno non sono contento.

Come interpretare i risultati? Come un qualsiasi voto politico in cui hanno vinto tutti: la società che ha avuto la maggioranza relativa (48%), i non contenti della Fiorentina che insieme fanno il 52%. Ovviamente abbiamo avuto critiche (ma non ci sono problemi se espresse in toni civili) per il titolo che abbiamo scelto. Sembra a molti che abbiamo voluto mettere in luce la società dando una mano ad Andrea della Valle. Tralascio i pochissimi, per fortuna, che hanno pensato ad una manipolazione dei dati (cui prodest?) e ribadisco che essendo varie le letture abbiamo voluto solo evidenziare quale opzione ha raccolto la maggioranza anche se non assoluta.

Come ne esce la società? Di sicuro non a pezzi e proprio per questo vorrei chiedere al patron Andrea di non arroccarsi nel suo castello di Casette d'Ete con la sua arrabbiatura dovuta al malcontento generale che ovviamente non possiamo nascondere sotto terra o non evidenziare. Serve un confronto aperto, sereno anche con le componenti arrabbiate. Serve chiarezza e un po' di passione in più da parte dei dirigenti deputati a dirigere la società qui a Firenze. E poi magari un po' di entusiasmo da parte della famiglia Della Valle, Diego incluso, perché dirigere una società di calcio come la Fiorentina non fa rima necessariamente con tenere in pareggio i conti. Ci vuole un sacrificio economico che, come avranno certamente saputo dall'inizio dell'avventura, può portare via un bel po' di soldi di famiglia. Capisco che è chiedere ad altri di buttare un po' di milioni dalla finestra, ma questo è quello che deve chiedere un tifoso, un appassionato ad un team qualsiasi che vuole vedere la sua squadra del cuore primeggiare. Almeno chiedere è lecito, poi sta ai Della Valle dare risposta chiara su quello che potranno e vorranno fare.

Alternative valide non ce ne sono all'orizzonte, ma il vivacchiare non è da Della Valle e non è da Fiorentina e l'inedia uccide la passione e la passione è tutto per il nostro amatogiuoco del calcio.

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